Missioni Consolata - Dicembre 2023

“ Bazoum ha tentato una laboriosa rettificazione della governace di Issoufou, ostacolato dal clan di quest’ultimo. derno». Stava cercando di cambiare il sistema di governance, facendola finita con quello clientelare costruito da Issoufou. In carica dall’aprile 2021, ad aprile di quest’anno aveva rimosso il generale Modi e stava per cambiare anche Tchiani. C’erano inoltre stati dissapori con il figlio di Issoufou, che voleva imporre un suo uomo non gradito a Bazoum, alla testa dell’impresa che controllerà l’oleodotto verso il Benin, costruito dai cinesi. Sperare nel cambiamento Scrive l’analista Abdoulahi Attayoub, consulente indipendente a Lione: «I nigerini, nella loro maggioranza, potevano sperare in un cambiamento della governance, dato che il sistema messo in piedi da Issoufou Mahamodou aveva raggiunto i suoi limiti e gli eccessi avevano finito per discreditare i membri più integri del Pnds. Issoufou Mahamadou, avendo concentrato l’essenzialità del potere e avendo neutralizzato le opposizioni, non pareva avere limiti nella volontà di installare una vera impresa famigliare chiamata a perennizzarsi al comando del paese. In dieci anni, Issoufou ha accumulato abbastanza risorse per imporre il suo progetto e zittire gli oppositori. Mohamed Bazoum ha tentato una laboriosa rettificazione di questa governance, ostacolato dal clan Issoufou, i calcoli del quale sarebbero all’origine della crisi di oggi». Il consulente continua affermando che le attuali autorità rischiano di perdere credibilità nei confronti di chi voleva il cambiamento. Focalizzare la crisi politica sulla questione dei rapporti con la Francia è strumentale alla giunta, perché le serve a nascondere le proprie debolezze e difficoltà a uscire dall’impasse. Al punto che «l’attitudine della giunta verso quest’ultimo [Issoufou], sconcerta molti nigerini che si chiedono se davvero ci sia stato un colpo di stato». Ovvero, se prima Issoufou ha tentato di tirare i fili dietro a Bazoum, adesso li vorrebbe tirare dietro a Tchiani e compagnia. Un nostro interlocutore commenta: «Se è possibile che Issoufou sia dentro al golpe, pare adesso che la situazione gli sia scappata di mano». La transizione in atto è opaca. | MC | DICEMBRE 2023 26 Sempre secondo Ayoub: «Il Cnsp non avrà alcuna credibilità fintanto che apparirà come l’alleato dell’ala mafiosa del sistema che dichiarano di volere cambiare [...]. Il presidente deposto, Bazoum è stato vittima della sua ingenuità e della lealtà verso Issofou». Da notare che il Pnds, partito storico, al potere dal 2011, è oggi spaccato in due, se non definitivamente defunto, tanto che le due fazioni arrivano a produrre comunicati ufficiali opposti tra loro. Vecchi e nuovi attori internazionalipotranno acquistare margini di collaborazione. La Cina è presente in Niger da tempo e in modo massiccio, mentre Russia, Turchia, India stanno ora facendo capolino. Sono i Brics che in tutto il continente si stanno sostituendo agli antichi paesi coloniali. Intanto la gente in Niger vive giorno per giorno in una crisi economica sempre più acuta e tra grandi incertezze per il futuro prossimo. Marco Bello NIGER Qui: contadini lavorano l’orto, nella regione di Zinder, a circa 900 km a est da Niamey. IL NIGER SU MC Marco Bello, Piccole imprese crescono, dossier, marzo 2023. Marco Bello, Siamo in un mondo al contrario, maggio 2019. Marco Bello, Africa «coast to coast», aprile 2019.

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