Missioni Consolata - Luglio 2023

eppure la magia che emana è preziosa, imperdibile. Fa davvero venire voglia di andare a cercare quella valle sperduta per vivere più intensamente, perché, quando non hai più le protesi dei telefoni, televisori, social media, e tutti i surrogati di vita di cui ci dotiamo, la vita si fa più intensa, i rapporti più sinceri e intimi. Altiplano I film sui mondi che stiamo perdendo, la vita che stiamo devastando, non sono molti, ma scuotono profondamente. «Altiplano» di Peter Brosens e Jessica Woodworth, prodotto nel 2009, è uno di essi. Decisamente più crudo dei precedenti, racconta l’ennesimo oltraggio alle terre e popolazioni ancestrali peruviane, avvelenate dai liquami di una miniera, simbolo per eccellenza dello sfruttamento umano della natura. La popolazione subisce, si ribella, si vendica. Tutto molto triste. Ma drammaticamente vero. «Altiplano» è un film difficile, non concede nulla di leggero. È un monito per tutti, per ricordarci sempre quanto l’essere umano sappia essere devastante. Oltre la storia vediamo le spettacolari Ande, la loro impassibile maestà che sembra osservare le tristi vicende umane da un’altra dimensione. Un invito ad andare oltre, con il pensiero e le azioni. La ballata di Narayama L’ultimo film che vogliamo proporvi sul rapporto tra gli esseri umani e la natura è La ballata di Narayama, una pellicola giapponese del 1983 di Shôhei Imamura, Palma d’oro a Cannes. Orin è una donna settantenne che, prima di recarsi sul monte Narayama, come è tradizione, per lasciarsi morire, «mette a posto» la sua famiglia, procurando, con un ultimo sforzo, il necessario per la loro vita. La sua vicenda è l’immagine di una diversa interpretazione della vita, la quale non si riduce, come per noi, ad accumulare anni e cose, ma è un darsi agli altri sapendosi ritirare quando è il tempo giusto. Un film toccante, certamente non facile, ma che ci interroga profondamente sul senso che diamo al nostro vivere. Dario Cambiano librarsi film CENTRO STUDI SERENO REGIS Questo articolo è frutto di una collaborazione tra il Centro studi Sereno Regis e Missioni Consolata, nata grazie al comune desiderio di far crescere la cultura della pace e della nonviolenza in un tempo di generale «chiamata alle armi». Pawo Choyning Dorji, Lunana: il villaggio alla fine del mondo, Bhutan, 2019. Peter Brosens, Jessica Woodworth, Altiplano, Belgio, Germania, Paesi Bassi, 2009. Un fotogramma di Shôhei Imamura, La ballata di Narayama, Giappone, 1983. | MC | LUGLIO 2023 82

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