quello di addestrare tecnicamente i ragazzi alla vita militare, ma anche di formarli secondo l’ideologia del «mondo russo». Bambini poveri e marginali Nella sola estate del 2022 si sono tenuti almeno 480 campi ai quali hanno partecipato 18mila minori, pari al 2% della popolazione sotto i 18 anni. In particolare sono stati coinvolti bambini provenienti da famiglie che vivono in condizioni di marginalità e di degrado sociale, bambini orfani o in precarie situazioni psicofisiche: sono quelli A sinistra in basso: screenshot da un video del canale youtube «Atn: notizie dalla Bielorussia e dal mondo», la compagnia radiotelevisiva nazionale bielorussa. Il video si intitola: «School of patriots: un nuovo livello di formazione degli ideali». | Qui: due screenshot da articoli apparsi sui siti di «BelTA» (agenzia di stampa ufficiale del regime) e «Sb news» (holding affiliata all’amministrazione della presidenza della Repubblica). A destra: il titolo dell’articolo, «Kochanova sottolinea l’importanza dei campi militari e patriottici dei bambini per la Bielorussia», parla della visita all’apertura del campo Doblest della presidente del Consiglio della Repubblica Natalya Kochanova. Sotto: foto a corredo di un articolo sul campo Forpost. diritti umani | bambini militarizzati | guerra “ Nel 2022 si sono tenuti almeno 480 campi patriottici militari a cui hanno partecipato 18mila minori. tività extrascolastiche, come avveniva in Italia durante il ventennio, con l’educazione dei «balilla», organizzazione giovanile paramilitare del fascismo. Il regime bielorusso sta effettuando un’intensa preparazione di massa dei bambini alla guerra, iniziando fin dall’età di 6-7 anni. I «campi militari patriottici», ricadono sotto il controllo delle agenzie militari del paese, in primo luogo del ministero della Difesa, ma vedono anche la partecipazione di istruttori ceceni provenienti dalla Russia. Lo scopo, poi, non è soltanto © Screenshot dal sito https://eng.belta.by © Screenshot dal sito https://www.sb.by che non hanno una protezione adeguata da parte delle famiglie, le quali non si opporranno al coinvolgimento in future azioni militari. Una prassi simile l’abbiamo già vista in atto in Russia, dove la base dell’esercito attualmente impegnato sul campo in Ucraina è composta da giovani provenienti da aree depresse, da famiglie marginali, oppure orfani, senza istruzione e senza accesso agli ascensori sociali. La denuncia di Our house L’organizzazione pacifista e nonviolenta Our house, fondata in Bielorussia nel 2002 e ora in esilio in Lituania, ha pubblicato di recente un rapporto per denunciare questo processo di militarizzazione dei minori bielorussi. Le pagine del report, tradotte in italiano e diffuse nel nostro paese dal Movimento Nonviolento (partner di Our house nell’ambito della «Campagna di Obiezione alla guerra per il sostegno agli obiettori di coscienza russi, bielorussi e ucraini»), mettono in evidenza la portata del fenomeno raccogliendo dati e informazioni ufficiali diffusi dai media bielorussi, sia governativi che non. LUGLIO 2023 | MC | 57
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