Missioni Consolata - Luglio 2023

“ Molti giovani si recano nel vicino Camerun, dove vengono sfruttati. Lai Zouar Bol Ati Oum Hadjer Mongo Doba Pala Bongor Kelo Fada Faya Largeau Mao Biltine Sarh Am Timan Moundou Abeche Ndjamena REPUBBLICA CENTRAFRICANA CAMERUN NIGER NIGERIA SUDAN CIAD frontare il problema alla radice. A fine aprile, la questione è stata esaminata anche dal primo ministro Saleh Kebzabo, che ha convocato una riunione interministeriale in seguito alla quale il ministro dell’Amministrazione territoriale è stato incaricato di creare un comitato con lo scopo di organizzare degli incontri «per arginare tali ricorrenti conflitti». Lo scorso 18 maggio, in seguito all’ennesimo massacro nella provincia del Logone orientale, nel sud del Paese, anche l’Unione dei movimenti e delle associazioni dei laici della Chiesa cattolica (Umalect) ha diffuso un comunicato per chiedere «l’immediata cessazione dei massacri e una migliore sicurezza per le popolazioni in tutto il territorio». Infine, si combatte anche per il controllo delle risorse, soprattutto oro e uranio nel Nord del Paese, tra diversi gruppi armati che si contendono il controllo della regione, tra cui il Fact. E si | MC | LUGLIO 2023 28 combatte per il potere tra vari clan dell’etnia zagahwa, quella a cui appartiene la famiglia Déby, che non manca di profonde divisioni al suo interno. Il tutto avviene in un contesto di diffusa corruzione, scarsa libertà di stampa e scarso ricambio politico, violazione dei diritti umani e un sistema giudiziario precario. Migrazione disperazione In una situazione segnata da così tante criticità e spesso da violenze, le popolazioni del Ciad si dibattono tra mille difficoltà con il poco, anzi pochissimo, che hanno. La povertà è talmente diffusa e spesso estrema che si fatica a capire come le famiglie riescano a sopravvivere. Molti giovani non vedono altra alternativa che recarsi nel vicino Camerun, dove vengono sfruttati per i lavori più umili, faticosi e pericolosi. Le donne, costrette esse stesse a lavori pesanti oltre che alla cura dei figli e della casa, percorrono ogni giorno molti chilometri per trovare un po’ d’acqua, magari scavando nell’alveo disseccato di piccoli ruscelli. Tutti mostrano un’incredibile capacità di resistenza e resilienza. E sono straordinariamente aperti all’accoglienza: nonostante le difficoltà e le miserie, l’ospite è sempre sacro, sia che si tratti del viaggiatore di passaggio che dei profughi in fuga dai Paesi limitrofi, in particolare, in queste ultime settimane, quelli provenienti dal Sudan. Anna Pozzi CIAD Qui: mappa del Ciad. Sotto: profughi cristiani centrafricani a Moyo, città di confine con il Centrafrica. Il Ciad in cifre Superficie: 1.284.00 km2 (4,3 volte l’Italia) Popolazione: 18,5 milioni (2022) Indice di sviluppo umano (posto nella classifica): 190/191 (2021) Pil procapite annuo [PPP$]: 1.364. PPP$: dollari in parità di potere d’acquisto, tiene conto dei livelli dei prezzi nel paese.

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