Missioni Consolata - Maggio 2023

subito come quello di indicare colui che si confonde tra la folla, il Cristo, l’agnello, la vera luce, colui nel quale tutto sarà ricapitolato affinché Dio possa essere tutto in tutti (1Cor 15,28). BENEDIZIONI Il Benedictus si apre con una formula di benedizione all’indirizzo di Dio: «Benedetto il Signore, Dio di Israele. / Perché ha visitato e redento il suo popolo» (Lc 1,68). È una formula per riconoscere che Dio, per sua stessa natura, è benedetto e, in quanto tale, è il padre di ogni benedizione. Benedizioni simili si trovano nelle dossologie che chiudono alcuni libri dei Salmi: il primo libro (Sal 41,14), il secondo (Sal 72,18) e il quarto (Sal 106,48). Al termine di questi libri, la comunità orante eleva la sua voce a Dio per celebrarne le grandi meraviglie. Nel cantico, Zaccaria benedice Dio anche per il Battista, mandato sulla scena della salvezza e della redenzione come precursore del Messia annunciato. Il Dio di Israele si rivela ora come Dio di Gesù, il Dio che si può toccare, accarezzare, vedere. Il Dio che compie azioni puntuali nella storia: «Egli ha visitato e redento il suo popolo». Beato Angelico, Imposizione del nome a san Giovanni Battista (1428 - 1430 ca.) Dire bene di Dio | MC | amico MAGGIO 2023 72 Bibbia on the road DI ANTONIO MAGNANTE sono esaudite, infatti, perché è il Signore stesso che fa memoria della sua santa alleanza, del giuramento fatto ad Abramo e alla sua discendenza. PUNTI DI SUTURA I primi personaggi importanti che appaiono nel Vangelo di Luca, oltre a Maria e Giuseppe, sono Elisabetta e Zaccaria, Simeone e Anna: punti di sutura tra Antico e Nuovo Testamento, proprio come lo stesso Giovanni Battista che viene citato da suo padre nell’inno: «E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo / perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade». Il compito del Battista appare Cantare l’inno di Zaccaria, padre di Giovanni il Battista, significa avere un occhio rivolto all’Antico Testamento ma anche essere ben saldi sulla soglia del Nuovo. Il Benedictus, infatti, è l’annuncio dell’inizio di una nuova era: quella della luce e del compimento delle promesse antiche. È un inno che, nella liturgia delle ore, si canta alle Lodi mattutine: illuminati dall’aurora che fa diradare le tenebre, ricordiamo le profezie rivolte a Israele. Il nome Zaccaria significa «il Signore ricorda». Il suo canto (Lc 1, 68-79) ha la funzione di disporci a celebrare il memoriale del Signore fedele: le attese di Israele Zaccaria, padre di Giovanni Battista, ci ha regalato un inno splendido. Benedice il Padre di ogni benedizione. Riconosce le meraviglie compiute da Dio nella storia della salvezza. Indica la luce che sopraggiunge per dissolvere le tenebre.

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