Missioni Consolata - Dicembre 2022

stri, ma che in media ciascuna specie di vertebrati si è ridotta di questo valore. HABITAT E OCCUPAZIONE UMANA Si stima che, nel 2018, solo un quarto della superficie terrestre disponibile fosse libera dall’impatto umano e che nel 2050 lo sarà soltanto il 10%. L’occupazione del suolo per le molteplici INVASIONE E DISTRUZIONE DEGLI HABITAT Non c’è un domani senza biodiversità L’uomo sta occupando, distruggendoli o modificandoli, gli habitat di molte specie animali. Ciò mette a rischio sia la loro sopravvivenza che l’equilibrio ambientale, favorendo al tempo stesso la diffusione delle malattie di origine zoonotica. MC R di Rosanna Novara Topino nostra madre terra 60 UOMO, AMBIENTE, FUTURO MC attività umane, dalla produzione di cibo e di energia alla costruzione di infrastrutture e di miniere, porta alla privazione per le specie animali di habitat che sono essenziali per la loro sopravvivenza. I peggiori trend tra le popolazioni di vertebrati analizzate si ritrovano in America Latina e nella regione dei Caraibi, con un calo medio del 94% dal 1970. Negli ultimi cinquanta anni, il consumo di risorse legato alle attività umane ha portato a una drastica riduzione di esemplari nelle popolazioni di vertebrati, al punto che si sta ormai parlando di sesta estinzione di massa. Secondo il Living planet report 2022 del Wwf, siamo arrivati a un calo medio, rispetto al 1970, del 69% degli individui nelle popolazioni di specie di vertebrati (mammiferi, uccelli, anfibi, rettili e pesci) analizzate dal Living planet index, che studia quasi 32mila popolazioni di oltre 5mila specie diverse. Questo non significa che abbiamo perso il 69% dei vertebrati terre- © David Mark - Pixabay

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