Missioni Consolata - Dicembre 2022

esigente, un po’ più profonda e ulteriore, che non spezza però mai la dinamica di fondo. Finché non si giunge al momento in cui viene richiesto un passaggio più radicale. Può essere la decisione di consacrarsi in una vita religiosa o di sposarsi, di intraprendere con chiarezza una strada di vita che non consente più di deviare ma, al massimo, di tornare indietro. FEDE COME PASSAGGIO Quello che scopriamo sul cammino di fede, infatti, è applicabile a qualunque percorso profondo. La fede non è qualcosa di alieno dall’umano, anzi lo porta al suo compimento più pieno; e ciò che si vive nella dinamica di fede è strutturalmente simile a qualunque forma di donazione o di compimento di sé. Anche per questo è tanto rilevante: perché non si sovrappone all’uomo negandolo, ma lo traR MC rischio la propria esistenza, a «scommettere» su chi si è dimostrato affidabile fin lì, ma senza prove o garanzie che continuerà a essere presente ed efficace più avanti. È la dinamica della fede che qui viene presentata. Ci può essere una lenta fascinazione o un’intuizione improvvisa, ma questa poi deve concretizzarsi in una serie di passaggi quotidiani, «normali», dentro i quali occorre rinnovare la fiducia. E anche quando questa si è nuovamente dimostrata ben riposta, ciò non diventa una garanzia, ma il fondamento per una possibile nuova fiducia, più complessa ed LA PRIMA PERSEVERANZA (ES 5-13) La chiamata divina, l’intuizione di partenza, non risolve tutti i problemi, non è un tocco magico che spiana il percorso davanti a Mosè. «Io sarò con te» non significa che il credente non si troverà davanti l’incredulità del suo popolo, a vantaggio del quale stava mettendosi in pericolo, e la fatica di convincerlo; o il rischio di presentarsi davanti al faraone. Gli stessi prodigi offerti da Dio, vengono dapprima replicati dai sacerdoti egizi (Es 7,11-12.22; 8,3). Ad ogni passaggio, Mosè è sostanzialmente invitato a fidarsi nuovamente di Dio, a mettere a 33 dicembre 2022 MC

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