75 ottobre 2022 amico mc AMICO.RIVISTAMISSIONICONSOLATA.IT dea e la Samaria e fino ai confini della terra» (At 1,8). Emerge ben chiaro qui il carattere universale della missione dei discepoli. [...] Gli Atti degli Apostoli ci raccontano questo movimento missionario: esso ci dà una bellissima immagine della Chiesa «in uscita» per compiere la sua vocazione di testimoniare Cristo Signore, orientata dalla Provvidenza divina mediante le concrete circostanze della vita. I primi cristiani, in effetti, furono perseguitati a Gerusalemme e perciò si dispersero in Giudea e Samaria e testimoniarono Cristo dappertutto (cfr At 8,1.4). Qualcosa di simile ancora accade nel nostro tempo. A causa di persecuzioni religiose e situazioni di guerra e violenza, molti cristiani sono costretti a fuggire dalla loro terra verso altri paesi. Siamo grati a questi fratelli e sorelle che non si chiudono nella sofferenza ma testimoniano Cristo e l’amore di Dio nei paesi che li accolgono. [...] Di conseguenza, la cura pastorale dei migranti è un’attività missionaria da non trascurare, che potrà aiutare anche i fedeli locali a riscoprire la gioia della fede [...]. L’indicazione «fino ai confini della terra» dovrà interrogare i discepoli di Gesù di ogni tempo [...]. D’altra parte, non ci sarà nessuna realtà umana estranea all’attenzione dei discepoli di Cristo nella loro missione. La Chiesa di Cristo era, è e sarà sempre «in uscita» verso i nuovi orizzonti geografici, sociali, esistenziali, verso i luoghi e le situazioni umane «di confine» [...]. 3. «Riceverete la forza dallo Spirito Santo» - Lasciarsi sempre fortificare e guidare dallo Spirito Annunciando ai discepoli la loro missione di essere suoi testimoni, Cristo risorto ha promesso anche la grazia per una così grande responsabilità: «Riceverete la forza dello Spirito Santo e di me sarete testimoni» (At 1,8). Effettivamente, secondo il racconto degli Atti, proprio in seguito alla discesa dello Spirito Santo sui discepoli di Gesù è avmunicare sé stessi, a mostrare le loro qualità e capacità persuasive o le loro doti manageriali. Hanno, invece l’altissimo onore di offrire Cristo, in parole e azioni, annunciando a tutti la Buona Notizia della sua salvezza con gioia e franchezza, come i primi apostoli. Perciò, in ultima analisi, il vero testimone è il «martire», colui che dà la vita per Cristo, ricambiando il dono che Lui ci ha fatto di Se stesso. «La prima motivazione per evangelizzare è l’amore di Gesù che abbiamo ricevuto, l’esperienza di essere salvati da Lui che ci spinge ad amarlo sempre di più» (EG, 264). Infine, a proposito della testimonianza cristiana, rimane sempre valida l’osservazione di San Paolo VI: «L’uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri, o se ascolta i maestri lo fa perché sono dei testimoni» (Evangelii nuntiandi, 41). [...] D’altra parte, resta altrettanto necessario il compito di annunciare la sua persona e il suo messaggio. Infatti, lo stesso Paolo VI così prosegue: «Sì, è sempre indispensabile la predicazione, questa proclamazione verbale di un messaggio. […] La parola resta sempre attuale, soprattutto quando è portatrice della potenza di Dio. Per questo resta ancora attuale l’assioma di S. Paolo: “La fede dipende dalla predicazione” (Rm 10,17): è appunto la Parola ascoltata che porta a credere» (ibid., 42). Nell’evangelizzazione, perciò, l’esempio di vita cristiana e l’annuncio di Cristo vanno insieme. L’uno serve all’altro. Sono i due polmoni con cui deve respirare ogni comunità per essere missionaria. Questa testimonianza [...] sarà la forza di attrazione per la crescita della Chiesa anche nel terzo millennio. [...]. 2. «Fino ai confini della terra» - L’attualità perenne di una missione di evangelizzazione universale Esortando i discepoli a essere i suoi testimoni, il Signore risorto annuncia dove essi sono inviati: «A Gerusalemme, in tutta la Giuvenuta la prima azione di testimoniare Cristo, morto e risorto, con un annuncio kerigmatico, il cosiddetto discorso missionario di San Pietro agli abitanti di Gerusalemme. Così comincia l’era dell’evangelizzazione del mondo da parte dei discepoli di Gesù, che erano prima deboli, paurosi, chiusi. [...]. Come «nessuno può dire: “Gesù è Signore”, se non sotto l’azione dello Spirito Santo» (1 Cor 12,3), così nessun cristiano potrà dare testimonianza piena e genuina di Cristo Signore senza l’ispirazione e l’aiuto dello Spirito. [...] quando ci sentiamo stanchi, demotivati, smarriti, ricordiamoci di ricorrere allo Spirito Santo nella preghiera, la quale [...] ha un ruolo fondamentale nella vita missionaria, per lasciarci ristorare e fortificare da Lui, sorgente divina inesauribile di nuove energie e della gioia di condividere con gli altri la vita di Cristo. [...] Così è lo Spirito il vero protagonista della missione: è Lui a donare la parola giusta al momento giusto nel modo giusto. È alla luce dell’azione dello Spirito Santo che vogliamo leggere anche gli anniversari missionari di questo 2022. L’istituzione della sacra Congregazione de propaganda fide, nel 1622, [...] l’Associazione della propagazione della fede, [...] l’Opera della santa infanzia [...] l’Opera di san Pietro apostolo [...]. Cari fratelli e sorelle, continuo a sognare la Chiesa tutta missionaria e una nuova stagione dell’azione missionaria delle comunità cristiane. E ripeto l’auspicio di Mosè per il popolo di Dio in cammino: «Fossero tutti profeti nel popolo del Signore!» (Nm 11,29). Sì, fossimo tutti noi nella Chiesa ciò che già siamo in virtù del battesimo: profeti, testimoni, missionari del Signore! Con la forza dello Spirito Santo e fino agli estremi confini della terra. Maria, Regina delle missioni, prega per noi! Roma, San Giovanni in Laterano, 6 gennaio 2022, Epifania del Signore. Francesco
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