Missioni Consolata - Novembre 2021

10 Qui sopra: padre José (Giuseppe) Auletta durante la celebrazione della festa patronale in onore della Madonna del Rosario delle Lagune di Huanacache, lo scorso 3 ottobre. A destra: cartelli all’entrata di un territorio dei Wichi, nella provincia di Salta. A fianco: il logo di Endepa. * Legge provinciale 6.920, appro- vata nel 2001 e il cui adempi- mento è stato più volte recla- mato dagli interessati. Ciò ha permesso e sta permettendo che privati e agenti immobiliari usurpino diverse zone del loro territorio. IL GENOCIDIO SCONOSCIUTO Sul genocidio dei popoli indigeni dell’Argentina non è mai stata fatta luce. Per questo condivido l’idea della criminologa e profes- soressa Valeria Vegh Weis (11 giugno 2021, su Pagina 12 ) di istituire una «Conadep indi- gena», una Commissione nazio- nale sulla sparizione di persone per i popoli indigeni. «La negazione delle radici indi- gene e la violazione dei loro di- ritti - ha scritto la Vegh Weis - non è un problema esclusivo dell Argentina. Tuttavia, ci sono alcuni paesi che hanno compiuto progressi nel riconoscere i geno- cidi originari su cui sono state fondate le nostre nazioni. [...] le commissioni sulla verità sono state globalmente fondamentali nel gettare le basi per una “svolta narrativa”. Cosa ri- guarda? La ricerca di una storia attendibile delle nostre radici che si costruiscano su processi di memoria collettiva e che fini- scano per dare fondamento alla nostra identità e agli interessi della nazione. La svolta narrativa implica un nuovo accordo so- ciale sul cosa e sul perché del passato, del presente e del fu- turo [...]». Vale la pena di ricordare che Do- mingo Faustino Sarmiento, presi- dente tra il 1868 e il 1874, parlò di «barbarie» (le popolazioni lo- cali) contro «civiltà» (gli immigrati europei). Secondo l’ultimo censi- mento disponibile (2010), oggi gli indigeni argentini, divisi in 40 et- nie, sono circa un milione, il 2,3 per cento della popolazione na- zionale. Tuttavia, il censimento - previsto nel 2020 e poi rinviato al 2022 a causa del Covid-19 - vedrà probabilmente una popo- lazione indigena in aumento. Il questionario, infatti, permette l’auto riconoscimento etnico, identificando una persona come appartenente a un popolo indi- geno o a un gruppo di afrodi- scendenti. «L’esigenza di una svolta narra- tiva è solo l’inizio di un lungo viaggio verso la piena attuazione dei diritti indigeni, - ha scritto an- cora la Vegh Weis -. L’Argentina ha già sperimentato, dopo l ul- tima dittatura, quanto sia cruciale questa svolta narrativa per chia- rire il ruolo degli oppressori, dei sopravvissuti, delle vittime e dei familiari. La sfida è ora pendente in relazione a una narrativa chiara sui popoli indigeni. Potrà una Conadep indigena fare que- sto lavoro?». Alle tante leggi esistenti si ag- giungerebbe così un nuovo ele- mento per il riconoscimento sto- rico dei popoli indigeni. Perché sia finalmente chiaro a tutti che l’Argentina è un paese pluriet- nico e multiculturale di cui an- dare fieri. José Auletta * ARGENTINA novembre 2021 MC © Daniel Gutman - IPS © archivio José Auletta S ITO DI E NDEPA L’indirizzo web dell’«Equipo nacional de pastoral abori- gen» (Endepa): ● www.endepa.org.ar A RCHIVIO MC Ultimo articolo scritto da padre José Auletta per MC e reperibile sul sito della rivista: ● «Amplificare la voce indi- gena», luglio 2020.

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=