Missioni Consolata - Novembre 2015

mali è variegato. Si va dal bracco- naggio e dalla cattura di esem- plari rari e protetti per rivenderli clandestinamente (traffico di ani- mali esotici) o per ucciderli e ri- vendere loro parti (traffico dell’a- vorio e delle pellicce di tigri, leo- pardi, ecc.) ai macelli clandestini, alle lotte tra galli in America e quelle nostrane tra cani. Per que- ste ultime vengono selezionati animali sottoposti a incredibili vessazioni, in modo da forgiarne il carattere e portare la loro aggres- sività all’eccesso. L’addestra- mento di cani di certe razze in modo da renderli particolar- mente aggressivi per i combatti- menti, oltre a stravolgere comple- tamente il carattere degli animali, comporta anche un grave peri- colo per la popolazione in gene- rale, come dimostrato dalle ag- gressioni, sempre più frequenti, di cani «pericolosi» a persone. I traffici illeciti di avorio e di pel- licce pregiate stanno portando a rischio estinzione diverse specie come il rinoceronte nero ( Diceros bicornis , ridotto a meno del 10% dalla fine del secolo scorso nell’A- frica subsahariana), le tigri ( Panthera tigris , la cui popola- zione si è ridotta del 95% dal 1900 ad oggi) e gli elefanti ( Loxodonta africana ). Secondo uno studio del 2014, la popolazione di questo animale è scesa tra il 2009 e il 2014 del 60% in Tanzania e quasi del 50% in Mozambico, per cui, se la caccia illegale proseguirà con il ritmo attuale, l’elefante africano potrebbe estinguersi in un decen- nio ( National Geographic , giugno 2015). Corse clandestine e canili Ci sono poi le corse clandestine di cavalli, che si svolgono di notte in tratti di strada o di autostrada, eludendo i controlli delle forze dell’ordine ed utilizzando animali drogati. C’è il racket dei canili e ci sono le cupole del bestiame. C’è il traffico di cuccioli, portati via dalle loro mamme molto prima dello svezzamento, fatti viaggiare in condizioni così drammatiche da pregiudicarne spesso la sopravvi- venza e venduti senza le vaccina- zioni di legge. Va ricordato che, nel nostro sistema giuridico, sol- tanto il 1 agosto 2004 è entrata in vigore la nuova legge contro il maltrattamento degli animali e le della ricerca, iniziata negli anni ’90, sugli animali geneticamente modificati (Gm), che nel 90% degli studi impiega topi (perché, seb- bene il cammino dell’evoluzione che ha portato a uomini e topi si sia divaricato 60 milioni di anni fa, il 99,9% dei geni murini ha un omologo umano conosciuto, an- che se distribuiti su un diverso nu- mero di cromosomi). Come De- scartes, che considerava gli ani- mali semplicemente dei robot, in- capaci di provare sentimenti, em- patia e dolore, negli Stati Uniti d’America il Congresso non consi- dera animali il 90-95% di quelli utilizzati per la ricerca, per cui questi non ricadono sotto la tu- tela della legge per la protezione degli animali. Le giustificazioni per la sperimentazione animale so- stanzialmente poggiano sul con- cetto che l’organismo dal cervello più potente ha il diritto di con- durre studi su creature con capa- cità mentali meno sviluppate. In genere però cadiamo nell’errore di considerare facoltà psichiche superiori negli animali quelle che più somigliano alle nostre, men- tre una facoltà psichica è tanto superiore quanto più permette a chi la possiede di adattarsi al pro- prio ambiente e alle proprie esi- genze. Animali trafficati Ciò che è ancora più riprovevole è l’impiego di animali opportuna- mente selezionati, per combatti- menti e corse clandestine e non, che sono alla base di un ingente giro d’affari per la criminalità or- ganizzata. I traffici legati allo sfruttamento illegale degli ani- MC RUBRICHE NOVEMBRE 2015 MC 59 corse clandestine (Legge 189/04). Per quanto riguarda le corse clan- destine di cavalli, in Italia in 15 anni sono state denunciate 3.321 persone e 1.228 cavalli sono stati sequestrati (Rapporto Zoomafia Lav, 2014). Il doping non è solo circoscritto alle corse clandestine, ma spesso interessa anche le corse ufficiali e sono circa 180 al- l’anno i cavalli dopati, che cor- rono in gare ufficiali. Un vero affare per trafficanti e faccendieri è il business del ran- dagismo, che garantisce agli sfrut- tatori dei cani randagi introiti da centinaia di milioni di euro l’anno, per via delle convenzioni con am- ministrazioni locali compiacenti. I canili sono spesso strutture fati- scenti, veri e propri lager, in cui gli animali non ricevono nemmeno lo stretto indispensabile per vi- vere, tant’è che spesso soccom- bono e le loro carcasse restano tra i sopravvissuti o vengono na- scoste in congelatori. Solo nel 2013 sono state sequestrate 11 strutture, per un totale di 1.700 cani. Abbandonare un cane non comporta solo un immenso do- lore per l’animale, ma favorisce la criminalità. Per concludere, torniamo al punto da cui eravamo partiti: il processo dell’evoluzione. Gli studi più recenti hanno indicato che il risultato dell’evoluzione è più si- mile a un albero ramificato, di cui noi occupiamo soltanto uno dei rami, piuttosto che ad una pira- mide con noi al vertice. Rosanna Novara Topino A SSOCIAZIONI DI DIFESA DEGLI ANIMALI : • www.lav.it • www.animalequality.it

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