Missioni Consolata - Ottobre 2015

unificate permetterebbe ai pro- duttori dei paesi terzi di adeguare i loro prodotti a un solo standard per l’esportazione verso Europa e Stati Uniti, e non più a due, con un possibile calo dei costi di produ- zione. Ma c’è anche chi è più cauto e in- vita a fare studi più approfonditi: lo scorso febbraio, la commis- sione sviluppo del Parlamento eu- ropeo chiedeva ai negoziatori di Bruxelles di considerare il rischio di una «possibile deviazione degli scambi e degli investimenti per al- cuni paesi in via di sviluppo». Il di- rettore di Oxfam Germania, Ma- rion Lieser, chiarisce il punto: «Se l’Unione europea e gli Stati Uniti aprono ulteriormente i loro mer- cati, le importazioni da paesi terzi, fra cui quelli in via di sviluppo, po- trebbero diminuire. Prendiamo il caso della Florida, stato della co- sta orientale statunitense produt- tore di frutta esotica: se aumen- tasse il flusso di questi prodotti dalla Florida verso l’Europa è tenta verifica, secondo il proprio ordinamento». Il commissario eu- ropeo per il commercio, Cecilia Malmström, ha affermato che l’impegno è quello di concludere entro il 2015: l’anno prossimo in- fatti terminerà il secondo man- dato di Barack Obama e gli Stati Uniti avranno una nuova ammini- strazione che potrebbe ridefinire le priorità statunitensi. In più Washington sta negoziando anche un secondo trattato, il Tpp, con undici Stati del Pacifico. I risvolti per i paesi in via di sviluppo Gli analisti concordano nel dire che attualmente è ancora presto per immaginare quali potranno essere le ripercussioni dell’even- tuale accordo Usa-Ue per i paesi in via di sviluppo. Tuttavia, alcune considerazioni preliminari sono emerse, anche di segno positivo: ad esempio quelle che sottoli- neano come l’esistenza di un blocco nordatlantico con regole Cooperando… 68 MC OTTOBRE 2015 plausibile che simili frutti prove- nienti dai paesi in via di sviluppo perdano parte della loro quota di mercato». Solo a negoziati conclusi sarà possibile azzardare previsioni più precise. Chiara Giovetti ai lettori e amici che hanno Þrmato il ULRIKE SCHMIDT / CAMPACT - Namensnennung - keine kommerzielle Nutzung Per l’approfondimento: Alberto Zoratti - Monica Di Sisto - Marco Bersani, Nelle mani dei mercanti, Perché il TTIP va fermato , Emi, Bologna 2015.

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