Missioni Consolata - Giugno 2015

tare il sito dell’Esposizione Univer- sale 2015 di Milano, grazie ai col- legamenti tracciati ad hoc. Tra essi, vi è il percorso che collega l’aeroporto di Malpensa con il santuario di Busto Arsizio. In que- sto itinerario sono incluse anche le Vie d’Acqua sempre legate al- l’area Expo 2015. Tra i santuari segnaliamo quello della Madonna Addolorata a Rho (Mi) e Santa Maria alla Colombara a Milano. Il «gambo», quarto tratto del Cammino, collega Monza, Milano e Pavia, e la lunghezza varia a se- conda del tragitto che si vuole per- correre. Il gambo è stato infatti ar- ricchito di circa 154 chilometri, con un’estensione verso Genova, lungo la «via del sale». Si tratta di un percorso molto suggestivo di 5 giorni che parte dalla basilica di San Pietro in Cieldoro a Pavia, dove sant’Agostino è sepolto, e giunge alla chiesa agostiniana della Consolazione di Genova. Infine, per chi desidera scoprire «le radici» di sant’Agostino può aggiungere una quinta fase recan- dosi nel Nord Africa, toccando i luoghi africani del santo, che col- legano Tunisi in Tunisia a Ippona in Algeria in andata, e Ippona aTa- gaste in Algeria, per richiudersi a Tunisi, al ritorno. Questo tratto, della lunghezza di 605 chilometri, è molto impegna- tivo, quindi è necessario un buon allenamento psicofisico, oltre che un’accurata pianificazione dell’iti- nerario. In Italia la lunghezza com- plessiva del Cammino di sant’Ago- stino è di 926 chilometri. Alla scoperta di alcune tappe Il Cammino di sant’Agostino è se- gnalato con frecce stilizzate di co- lore giallo. In alcuni punti sono più visibili, in altri meno. Questo tipo di segnaletica, che si trova un po’ precaria su pali o alberi, è ancora provvisoria, in attesa di una mar- catura più evidente, già indivi- duata in un logo in cui spicca una rosa stilizzata blu su sfondo giallo. Tra i percorsi del Cammino ve ne indichiamo tre, due di facile per- correnza, il terzo un po’ più impe- gnativo. Il primo itinerario che segnaliamo parte dal santuario della Ma- donna di Czestochowa a Valgre- ghentino e giunge al santuario della Madonna Addolorata ad Ai- runo. Questo tragitto è breve, tutte le età di effettuarlo. Il per- corso permette al pellegrino di vi- sitare anche musei, ville storiche, parchi. Il Cammino si può suddivi- dere in quattro fasi, che, unite tra loro, compongono simbolica- mente una rosa: se si osserva il percorso da una prospettiva ae- rea l’immagine del fiore è evi- dente ( vedi cartina ). Da qui, l’altra denominazione di questo itinera- rio, detto appunto «della rosa». La prima fase è stata elaborata in maniera circolare, in modo da permettere al viandante di ritor- nare esattamente al punto di par- tenza, che è Monza. La lunghezza complessiva di questo primo tratto è di circa 350 chilometri e indicativamente lo si può percor- rere in una quindicina di giorni. Fra le tappe di questo primo tratto segnaliamo Santa Maria delle Grazie a Monza, il santuario della Madonna dell’Albero a Cari- mate (Co), la Madonna del Bosco a Imbersago (Lc), il santuario della Madonna Addolorata, chiamato popolarmente santuario della Rocchetta, ad Airuno (Lc) e il Do- mus Sancti Augustini a Cassago Brianza (Lc), l’antico sito romano Rus Cassiciacum in cui Agostino dimorò per alcuni mesi e dove si convertì alla fede cristiana. Que- sto primo tratto del Cammino co- stituisce il fiore della rosa. Il secondo tratto, che rappresenta la cosiddetta «foglia orientale», parte da Milano e arriva a Monza diramandosi in direzione Est per un centinaio di chilometri e toc- cando otto santuari mariani, tra cui quello della Madonna delle La- crime a Treviglio (Bg) e quello della Madonna del Miracolo a Cassano d’Adda (Mi). La «foglia occidentale» riguarda la parte Ovest tra Monza e Milano, e fa tappa ad altri otto santuari. I pellegrini che passano per questo tratto hanno l’opportunità di visi- ITALIA 24 MC GIUGNO 2015 # Sopra a destra : percorso per il santuario della Madonna addolorata, Airuno. # A fianco : scala santa, Madonna del bosco interno, Imbersago (Lc). # A destra : sant’Agostino in un dipinto di Antonello da Messina.

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