Missioni Consolata - Aprile 2015

MC ARTICOLI APRILE 2015 MC 57 haridwar, la porta divina Haridwar rimane una delle città più sacre dell’India del Nord, pro- tetta dalla trinità indù: Brahmā, Śiva e Viṣṇu. La città, sorta alle pendici dell’imponente catena montuosa dei Shivalik, è detta la «porta del Gange», poiché è il primo luogo dove il sacro fiume in- contra la pianura, dopo essere sceso dalle vette dell’Himalaya. La vita ad Haridwar pullula attorno al Gange; non a caso, la struttura urbana si distende lungo le sue rive, dove si trovano i ghāṭ , che permettono di raggiungere le ac- sporta le ceneri nella corrente eterna scandita da un inizio e da una fine. la sacra confluenza In tempi antichi, era conosciuta con il nome di Prayag, che in san- scrito significa «luogo del sacri- fico», ma è più comunemente chiamata Allahabad, anch’essa città santa per gli indù. La sua pe- culiarità è quella di essere situata alla confluenza dei fiumi Gange e Yamuna, oltre che, narra la mitolo- gia, del Saraswati, improvvisa- mente scomparso, che tuttavia ancora scorrerebbe, invisibile, sotto il suolo e si unirebbe alle al- tre due correnti sacre. Questo importante centro spiri- tuale è talmente rispettato che il 12 febbraio 1948 furono versate parte delle ceneri del Mahatma Gandhi proprio alla convergenza dei tre fiumi. «Coloro che si ba- gnano alla confluenza dei corsi d’acqua vanno in cielo; coloro il cui spirito è saldamente eretto e che muoiono qui, raggiungono l’immortalità», si legge nei Rig Veda , uno dei quattro libri che compongono i Veda , antichi testi rivelati dagli dèi ai Ṛṣi , gli uomini saggi. Ad Allahabad, proprio come a Haridwar, sembra che le diffe- renze tra ricchi e indigenti si an- nullino, nell’istante in cui i devoti s’immergono nella sacralità delle acque. Kumbha-melā 2015 Nel 2015 Giove e il Sole sono nel segno zodiacale del Leone e quindi il Kumbha-melā sarà celebrato a Nashik. Le celebrazioni più im- portanti si terranno dal 14 luglio sino al 25 set- tembre. Situata nel Maharashtra, nell'In- dia centro-occiden- tale, a circa 200 km da Mumbai, la città è at- traversata dal sacro fiume Godavari, lungo il quale vi sono templi e ghāṭ . Ma il luogo forse più santo per i fedeli è Trimbake- shwar, uno dei 12 Jyotir- lingas dell’India, ovvero uno dei simulacri della manifestazione di Śiva nella sua forma di luce in- finita. Si narra anche che sia il luogo in cui nacque Ganesha (chia- mato anche Ganapati), il famoso dio raffigurato come essere umano dalla testa di elefante: una rappresentazione dell’unità del piccolo essere (microcosmo) che è l’uomo e il grande essere (macro- cosmo) simboleggiato dall’ele- fante. È proprio a Trimbakeshwar che si svolgono i rituali principali del Kumbha-melā 2015, in partico- lare presso Kushavarta. Secondo le credenze locali, bagnarsi in que- sto luogo significa annullare i pro- pri peccati. Da qui le folle di devoti che si immergono nelle acque del Godavari. Una scena che si ripete lungo i ghāṭ di Ujjain, Haridwar e Allahabad. Le moltitudini di fedeli che accorrono ai Kumbha-melā e ad altre celebrazioni sacre indiane esprimono qualcosa che va oltre la dimensione religiosa. Sono eventi di importanza sociale i pellegri- naggi, poiché ad essi possono par- tecipare tutti, bambine, bambini, giovani, anziani, donne, uomini, senza alcuna distinzione di casta. Silvia C. Turrin N ell ’ archivio Mc: Piergiorgio Pescali, Donna, è colpa tua , agosto-settem- bre 2014. que. Il più importante è situato ac- canto al tempio dove, narra la leg- genda, è custodita l’impronta del piede di Viṣṇu. Ad Haridwar, es- sendo una delle città più sacre del- l’India, si radunano migliaia di de- voti per i riti di abluzione, o per adempiere alle cerimonie di cre- mazione dei defunti. Qui si perce- pisce la forte sensazione di essere parte di un immenso flusso esi- stenziale. Lungo le rive del fiume il ciclo della vita e della morte si in- treccia con la potenza dei quattro elementi della natura, in occa- sione dei riti funebri: il fuoco len- tamente consuma il corpo, la terra sostiene il feretro, il vento ali- menta le fiamme e l’acqua tra-

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