Missioni Consolata - Aprile 2015

DOSSIER MC SICILIA MIGRANTI Note alle pagine 44-47: 1 Jammeh Yahya era balzato agli onori della cronaca nel 2013 per aver definito, nel corso di un’assemblea generale del- l’Onu, i propri concittadini omossessuali una «sciagura», e l’omosessualità la «maggiore minaccia per l’esistenza umana». Per rimanere su questo tema, già nel 2008 aveva ammonito gay e lesbiche a lasciare il paese, se non volevano vedere le loro teste tagliate. Nel febbraio 2014, parlando alla televisione di stato dichiarava: «Combatteremo questi ani- mali infestanti chiamati omosessuali nello stesso modo in cui stiamo combattendo le zanzare portatrici di malaria». Lo scorso agosto l’assemblea nazionale del Gambia ha approvato un disegno di legge che prevede l’ergastolo per il reato di «omosessualità aggravata», ovvero per coloro che ripetono il presunto crimine in forma recidiva, e per le persone che hanno contratto l’Hiv. 2 Ceuta e Melilla, enclave spagnole in territorio marocchino, hanno rappresentato per tutti gli anni Novanta due porte d’ingresso per l’Unione europea. Per questo sono state sepa- rate dal Marocco da una doppia rete metallica alta inizial- mente tre metri, e poi raddoppiata a sei. Nell’estate e au- tunno del 2005 le due enclave sono state oggetto di veri e propri assalti di migranti che tentavano, in alcuni casi ri- uscendoci, di scavalcare il muro. All’inizio del 2014, l’uso di proiettili di gomma e il lancio di lacrimogeni da parte della Guardia Civil spagnola avrebbero causato la morte di 15 mi- granti. Il nuovo giro di vite spagnolo ha fatto storcere il naso all’Unione europea, che pure aveva finanziato, con 20 milioni di Euro, la recinzione. 3 Riprendendo alcune intuizioni di Hannah Arendt e di Gior- gio Agamben, alcuni studiosi di scienze sociali hanno mo- strato come ci sia una continuità di logica tra i campi di con- centramento e i vari centri di identificazione, detenzione e accoglienza, in quanto spazi in cui viene normalizzata una condizione di eccezione al diritto, essendovi reclusi soggetti che non hanno commesso alcun reato. Decisamente rilevante, a questo riguardo, è la difficoltà, an- che per parlamentari, giornalisti e avvocati, di essere am- messi in queste strutture. Pagina precedente dal basso a sinistra in senso antiorario : un giovane migrante a Catania. | Foto di gruppo: il primo a sinistra è Sekou, mentre il primo a destra è Sheriff. | In alto : Mustaquim. In questa pagina : l’insegna che indica il Centro di accoglienza di Mineo. | Tre immagini della foto- grafa Lisa Boccaccio che, nel- l’ambito del progetto «Guardo Ol- tre», ha visitato il Centro di Priolo. © Lisa Boccaccio © Lisa Boccaccio © Lisa Boccaccio

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