Missioni Consolata - Ottobre 2014

OTTOBRE 2014 MC 51 MOLDAVIA Testo e foto di DANILO ELIA (Osservatorio Balcani e Caucaso) A lle spalle del bulvardul Şte- fan cel Mare , il viale princi- pale della capitale, c’è il mercato. Tutto il groviglio di strade qui intorno è un bazar all’aperto. Ma, rispetto ai bazar orientali, non ha nulla di caratte- ristico. Polvere e confusione, marciapiedi rotti e fustini di de- tersivi colorati, merce scadente proveniente dalla Cina e quarti di bue poggiati sui grossi banchi di cemento. E in mezzo la gente, i moldavi, che brulicano attorno alle masserizie tutti i giorni del- l’anno, tanto ai 40 gradi d’agosto quanto ai meno 20 di febbraio, pur di risparmiare qualche leu . Perché qui la roba arriva dalle campagne, o dai furgoni che di notte passano la frontiera con l’Ucraina, e costa meno che nei negozi. Sorina viene al bazar a comprare i suoi vestiti, ma non le piace che si sappia: non è chic. «Ogni tanto vado a fare una passeggiata nel Mall Dova, ma lì di fare shopping non se ne parla con uno stipendio normale». Il centro commerciale Mall Dova gioca con le parole. È l’unico vero mall di tipo occiden- tale in tutta la Moldavia, ma senza le code alle casse e la ressa per i saldi. L’edificio in vetro e ce- mento si staglia tra le strade fan- AI CONFINI DELL’EUROPA (2): LA MOLDAVIA Indipendente dal 1991, la Moldavia è il paese più povero d’Europa. Un terzo della sua popolazione vive all’estero. In Italia i moldavi sono 150 mila. Lo scorso giugno il paese ha salutato con entusiasmo l’«Ac- cordo di associazione» con l’Unione europea. Ma la strada per uscire dalla condizione attuale è ancora lunga e complessa. I SOGNI EUROPEI DI CHIŞINĂU # Una coppia di contadini aspetta la corriera vicino a un villaggio.

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