Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2014

miele. Viviamo questi giorni ac- canto agli abitanti e la notte siamo svegliate dal canto del gallo, dall’abbaiare di cani, dai versi e dai richiami di uccelli e al- tri animali. MARIA Sono le sei del mattino e la chioc- cia è arrivata coi pulcini a bec- chettare davanti alla nostra ca- panna. Maria ha già lavato parte del secchio di panni sulle pietre poste in riva al lago. Con i piedi in acqua, passa sapone e spazzola sui vestiti sporchi di famiglia. Ma- ria ha solo tredici anni, quattro fratelli e due sorelle e ha sempre lavorato aiutando in casa. La sua famiglia abita qui, sull’isola, dove alcuni stranieri hanno già pensato di installarsi. La terra sull’isola co- sta sempre più cara, perché molti arrivano qui dal Costarica alla ri- cerca di un paese genuino e meno caro. Oggi risaliremo il fiume Istan, che taglia l’istmo che separa i due vul- cani. Entriamo con il kayak in un paradiso di alberi maestosi, alcuni in piena fioritura, dove possiamo vedere una grande varietà di uc- celli, scimmie, alligatori. L’acqua è tranquilla, ricoperta da piante ac- quatiche, l’atmosfera serena. Sullo sfondo i due vulcani, con un cappello di nuvole sulla cima. febbraio Siamo arrivate a Moyogalpa a mezzogiorno, dopo esserci fer- mati a Ojo de Agua, una piscina quasi naturale di acqua sorgiva e, pare, benefica. Ci siamo fermati poi a Charco Verde, un complesso turistico presso una laguna, oasi naturalistica protetta. Un posto per turisti esigenti, molto bello e molto diverso dal Caballito del mar . Ci sono alberi maestosi, il prato e la spiaggia attrezzata. Niente galline, né maiali o bam- bini in giro. Proseguiamo per Moyogalpa, cit- tadina deliziosa, vivace e traffi- cata fino alle 17, quando parte l’ultimo traghetto per Sao Jorge. La via principale ha casette colo- rate dove si aprono botteghe, caffè, comedor e ristoranti. La sera si accendono le luci e si scor- gono gli interni con le decorazioni vivaci, le poltrone a dondolo di le- gno scolpito, le tendine di pizzo. Le famiglie allora si siedono sul marciapiede a chiacchierare, mentre i bambini giocano per strada. febbraio Ometepe è un’isola fantastica, formata da due vulcani spuntati in mezzo al lago più grande del- l’America centrale. Abitata molti secoli prima della scoperta dell’A- merica, conserva petroglifi e ce- ramiche che le famiglie raccol- gono ed espongono nelle case. In riva al lago un catalano con l’o- recchino si è associato con Louis, nativo dell’isola, e insieme hanno costruito due casette di mattoni, una cucina con due fornelli a le- gna, una pergola e un riparo per i kayak , il Caballito del mar . Ci si- stemiamo qui anche se ci sono lodge più belli, che attirano i viag- giatori alla ricerca della natura in- contaminata. La sera però arri- vano da noi per gustare i piatti semplici e gustosi di Maria Te- resa, la nostra cuoca. La vedo ar- rivare all’alba per spazzare, pu- lire, accendere il fuoco e cuci- nare. Pesce del lago appena pe- scato, pollo al miele e le repoche- tas , tortillas fatte a mano e fritte, coperte di crema di fagioli, for- maggio e cavolo. Oggi Louis è an- dato a comprare un pollo dai con- tadini, me lo ha portato in un sacco, poi si è messo a spiumarlo in cucina, mentre Maria Teresa preparava le verdure per la zuppa. Parte della bestia è stata poi cucinata con rum, cipolle e NICARAGUA 62 MC AGOSTO-SETTEMBRE 2014

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