Missioni Consolata - Maggio 2014

# Pagina precedente : il vescovo José Luis Ponce de Leon con il pastorale della diocesi di Manzini. | Qui accanto : i vescovi del Sudafrica in visita a Mbabane. | Sotto : la camminata verso il Bosco Centre preceduti da majorette e banda. Centre», un grande spazio co- perto, quasi un palazzetto dello sport . Volevamo essere tutti in- sieme, al coperto, anche se, es- sendo così grande, non pensa- vamo certo di riempirlo. Il libretto del centenario Per aiutare la preparazione ab- biamo stampato un libretto, nel quale si evidenziavano alcuni punti importanti della storia della Chiesa swazi. Ne riporto alcuni. «Cento anni fa, il 27 gennaio 1914, i primi missionari cattolici arrivarono in Swaziland. Erano membri dell’Ordine dei Servi di Maria (Osm) mandati come gli apostoli a condividere la gioia del Vangelo, portando in cuore una profonda passione per Gesù e per il suo popolo. Lo sguardo sulla nostra Chiesa di oggi e il ricordo dei nostri inizi ci richiama subito alcune immagini evangeliche: * il seme di senape che è il più piccolo di tutti i semi (Mc 4,31- 32); * i cinque pani e i due pesci che permisero a migliaia di persone di mangiare a sazietà (Mc 6,34-44); * e soprattutto il Signore che “la- vorava con loro e confermava la parola con i segni che l’accompa- gnavano” (Mc 16,20), manife- stando così la sua presenza e guida. «La celebrazione di questi primi cento anni è l’occasione per tutti noi di ricordare con gioia tantis- simi momenti del cammino fatto. Quanto è scritto in questo li- bretto è davvero ben poca cosa rispetto a quanto celebriamo. Allo stesso tempo ci ricorda che “è di vitale importanza che oggi la Chiesa continui a predicare il Van- gelo a tutti, in tutti i posti, in ogni occasione, senza esitazione, rilut- tanza o paura. La gioia del Van- gelo è per tutti: nessuno ne deve restare escluso” ( Evangelii Gau- dium 23). Ricordando e celebrando noi rin- noviamo il nostro impegno a es- sere Buona Notizia per tutti in ogni angolo del nostro paese e in tutto il mondo». Mbabane, dove tutto è cominciato La celebrazione del centenario si è svolta a Manzini, un posto cen- trale. Ma ciascuno qui sa bene che «tutto è cominciato a Mba- bane». I primi missionari arriva- rono in Swaziland dal Sudafrica e andarono a Mbabane dove, al- cuni giorni dopo il loro arrivo, ot- tennero il posto chiamato oggi «Mater Dolorosa». Per ricordarlo, abbiamo organiz- zato un pellegrinaggio di tutti i vescovi del Sudafrica proprio là. Venuti a Manzini per la loro as- semblea annuale (la prima in as- soluto mai fatta nel regno), li ab- biamo invitati a fare una visita a Mbabane, la città capitale del re- gno. Nessuno è rimasto indietro. Accolti dal Consiglio Pastorale, La preparazione Alla fine del 2013 sono stato no- minato vescovo della diocesi di Manzini, nel regno dello Swazi- land, di cui ero amministratore, dalla morte del vescovo Ncamiso Ndlovu il 27 agosto 2012. La dio- cesi è la «mamma» del vicariato di Igwavuma di cui ero vescovo, e subito mi ero reso conto che a ge- nanio 2014 sarebbero stati cento anni dall’inizio dell’evangelizza- zione cattolica del regno, un’oc- casione eccellente per rinnovare l’impegno missionario della dio- cesi. I preparativi per le celebra- zioni erano già avviati quando è arrivata anche la notizia della mia nomina. Passato il primo mo- mento di panico, con i miei colla- boratori abbiamo pensato che la celebrazione del centenario avrebbe ospitato anche la mia in- stallazione. Così abbiamo iniziato a organiz- zare e a mandare inviti, comin- ciando dai vescovi del Sudafrica, che non solo hanno accettato di partecipare ma hanno anche de- ciso di fare a Manzini l’incontro annuale di tutta la Conferenza episcopale proprio la settimana prima. Naturalmente sono state invitate le autorità, e anche sua Maestà il re Mswati III. Il primo ministro e diversi ministri hanno accettato. I giornali locali ci hanno aiutati a far conoscere a tutti la buona no- tizia e la televisione Swazi si è im- pegnata a trasmettere dal vivo la celebrazione. L’avvenimento stava diventando sempre più grande e importante, creando seri problemi logistici. Fino a ot- tobre sembrava chiaro che tutto si sarebbe svolto nella cattedrale. Ma dopo le prime adesioni ci siamo resi conto che troppa gente sarebbe rimasta fuori a guardare il cielo. Per questo ab- biamo spostato tutto nel salone polifunzionale del «Bosco Youth SWAZILAND 12 MC MAGGIO 2014

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