Missioni Consolata - Ottobre 2013

AMICO.RIVISTAMISSIONICONSOLATA.IT OTTOBRE 2013 amico 81 C arissimi amici di amico , i nostri saluti piú sentiti dal seminario di Morogoro a voi che state facendo uno sforzo cosí speciale per i piccolini degli asili presso le nostre cappelle di Kasanga, Mindu, Mafuru e Lu- gono. Grazie infinitamente per il vostro affetto. Anche se non siamo parrocchia ma seminario, portiamo avanti questi progetti perché danno senso alla nostra missione e vita.Da missionari, guardiamo ai piú piccoli e indifesi, quindi, i bam- bini dei villaggi poveri dove nessun’altro va. Voi siete veramente dono e grazia perché è diffi- cile per noi portare avanti il seminario e allo stesso tempo l’impegno per i bambini poveri in quattro villaggi. Con voi possiamo servire con gioia. Permettetemi di condividere con voi qualche piccolo pezzetto della nostra vita quotidiana: in questo momento godiamo anche della grazia di vedere otto dei nostri ragazzi procedere per il loro noviziato. Hanno concluso con successo tre anni di filosofia e la formazione iniziale per la vita religiosa missionaria. Cinque vanno a Sa- gana nel Kenya, dove ho fatto il maestro dei no- vizi alcuni anni fa, e tre vanno a Maputo nel Mo- zambico. Chi va in Kenya non ha bisogno di im- parare nessuna lingua nuova perché lí si parla l’Inglese e lo Swahili come in Tanzania. Quelli che vanno in Mozambico, invece, devono impa- rare il Portoghese prima del noviziato. Il Porto- ghese è infatti la lingua nazionale del Mozam- bico. Ciò che tocca il cuore di tutti è vedere l’entusia- smo di questi ragazzi nel loro cammino verso la vita missionaria piena. Sono pronti per le sfide che stanno davanti a loro. Mi fanno tantissime domande sul perché ho fatto il missionario sia in Mozambico che in Kenya. Dico sempre loro che ogni grazia è anche una responsabilitá. Non si puó prevedere tutto. Fin dall’inizio, il missiona- rio deve imparare a consegnare il futuro e tutta la sua vita a Dio senza riserva. La fiducia in Dio diventa cosí cruciale, cosí importante. Alcune settimane fa, l’undici di luglio, assieme ai diaconi diocesani e ad altri di diverse congrega- zioni, è stato ordinato sacerdote il nostro dia- cono (della Consolata) Antipas Tesha, presso la Cattedrale di Cristo Ré a Moshi (Kilimanjaro). Lui viene da quelle parti. Dopo i suoi tre anni di filo- sofia qui a Morogoro, ha fatto il noviziato a Ma- puto nel Mozambico e la teologia a Roma. Poi ha fatto anche un’anno e mezzo di esperienza pastorale in Portogallo dove è stato ordinato diacono l’anno scorso. Quando si è fermato qui, nel seminario, qualche tempo prima dell’ordina- zione, dopo il suo arrivo dal Portogallo, ha detto a tutti i seminaristi che si impara a fare il missio- nario facendo il missionario. Secondo lui, si di- cono tantissime cose buone nel seminario, ma quando si arriva in un’altra nazione, si scopre che il modo di pensare e di fare le cose è cosí di- verso da ció che si pensava prima. Bisogna quindi adattarsi alla vita concreta della gente e al suo modo di vedere le cose. Auguro anche a voi, cari amici, di diventare mis- sionari facendo i missionari, aperti alle genti di- verse che abitano il mondo. Di nuovo grazie. Siamo sempre un cuor solo e un’anima sola. Assieme formiamo la Chiesa e diventiamo mis- sionari. Con preghiera e affetto sentito, P. Ippolito Marandu Un seminario... che semina missione di Ippolito Marandu Una lettera agli amici di amico dal respon- sabile del seminario di Morogoro che segue il progetto Amico Maestre per l’infanzia. © Af MC/E Balboni 2012

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