Missioni Consolata - Ottobre 2013

preoccupazione dei miei venerati predecessori, ri- tengo opportuno offrire delle risposte adeguate per- ché la Chiesa intera, lasciandosi rigenerare dalla forza dello Spirito Santo, si presenti al mondo con- temporaneo con uno slancio missionario in grado di promuovere una nuova evangelizzazione. […] La di- versità delle situazioni esige un attento discerni- mento; parlare di “nuova evangelizzazione” non si- gnifica, infatti, dover elaborare un’unica formula uguale per tutte le circostanze. E, tuttavia, non è dif- ficile scorgere come ciò di cui hanno bisogno tutte le Chiese che vivono in territori tradizionalmente cri- stiani sia un rinnovato slancio missionario, espres- sione di una nuova generosa apertura al dono della grazia. Infatti, non possiamo dimenticare che il primo compito sarà sempre quello di rendersi docili all’opera gratuita dello Spirito del Risorto, che ac- compagna quanti sono portatori del Vangelo e apre il cuore di coloro che ascoltano. Per proclamare in modo fecondo la Parola del Vangelo, è richiesto anzi- tutto che si faccia profonda esperienza di Dio» ( Ubi- cumque et semper , 21/09/2010). Nel frattempo, sulla scia della Redemptoris missio (al numero 33) era intervenuta a precisare il senso del concetto di nuova evangelizzazione anche la Con- gregazione per la Dottrina della Fede: «In senso pro- prio c’è la missio ad gentes verso coloro che non co- noscono Cristo. In senso lato, si parla di “evangeliz- zazione” per l’aspetto ordinario della pastorale, e di “nuova evangelizzazione” verso coloro che non se- guono più la prassi cristiana» ( Nota dottrinale su al- cuni aspetti della evangelizzazione , 3/12/2007, n. 12). OTTOBRE 2013 MC 37 MC EUROPA: NUOVA EVANGELIZZAZIONE LE SORPRESE DI DIO «L a novità ci fa sempre un po’ di paura, perché ci sentiamo più sicuri se ab- biamo tutto sotto controllo, se siamo noi a costruire, a programmare, a progettare la nostra vita secondo i nostri schemi, le nostre si- curezze, i nostri gusti. E questo avviene anche con Dio. Spesso lo seguiamo, lo accogliamo, ma fino ad un certo punto; ci è difficile abbando- narci a Lui con piena fiducia, lasciando che sia lo Spirito santo l’anima, la guida della nostra vita, in tutte le scelte; abbiamo paura che Dio ci fac- cia percorrere strade nuove, ci faccia uscire dal nostro orizzonte spesso limitato, chiuso, egoista, per aprirci ai suoi orizzonti. Ma, in tutta la storia della salvezza, quando Dio si rivela porta novità - Dio porta sempre novità -, trasforma e chiede di fidarsi totalmente di Lui: Noè costruisce un’arca deriso da tutti e si salva; Abramo lascia la sua terra con in mano solo una promessa; Mosè af- fronta la potenza del faraone e guida il popolo verso la libertà; gli Apostoli, timorosi e chiusi nel cenacolo, escono con coraggio per annunciare il Vangelo. Non è la novità per la novità, la ricerca del nuovo per superare la noia, come avviene spesso nel nostro tempo. La novità che Dio porta nella nostra vita è ciò che veramente ci realizza, ciò che ci dona la vera gioia, la vera serenità, perché Dio ci ama e vuole solo il nostro bene. Domandiamoci oggi: siamo aperti alle “sorprese di Dio”? O ci chiudiamo, con paura, alla novità dello Spirito santo? Siamo coraggiosi per andare per le nuove strade che la novità di Dio ci offre o ci difendiamo, chiusi in strutture caduche che hanno perso la capacità di accoglienza? Ci farà bene farci queste domande durante tutta la gior- nata» (Francesco, omelia di Pentecoste 2013 ). © AFP mageForum

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