Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2013

V erso le ore 9 del mattino, padre Luigi Inverardi e il sottoscritto lasciamo Jujuy in corriera alla volta di Tartagal, dove i missionari della Consolata si sono stabiliti di recente. Sono sorpreso nel sapere che ci vorrà tutta la gior- nata per arrivare a destinazione. La distanza tra le due città è di 500 km, eppure sulla mappa sembrano così vicine. Ciò dimo- stra che l’Argentina è tra le na- zioni più vaste del mondo, e per- cepire le distanze con una car- tina geografica può essere in- gannevole. In Argentina, viaggiare in cor- riera è relativamente comodo. Per i tragitti a lunga distanza ci sono veicoli a due piani che of- frono servizio di pasti e sedili re- clinabili per garantire un tragitto rilassante. Nel nostro viaggio a Tartagal ci siamo sistemati al piano supe- riore per avere una migliore vi- sione dello scenario, caratteriz- zato da vaste distese di praterie. La corriera fa varie fermate du- rante le quali salgono venditori di panini, spuntini e bibite. Arriviamo a destinazione con 15 ore di ritardo. Padre Luigi Manco ci accoglie calorosamente alla stazione degli autobus di Tarta- gal. Più tardi, alla residenza dei missionari dalla Consolata, rice- viamo l’abbraccio di padre Ma- nuel Candela Garcia. MISSIONE NUOVA Tartagal è situata nella provincia di Salta nell’estremo Nord del paese, a circa 1.700 km dalla ca- pitale, Buenos Aires, 55 dalla frontiera con la Bolivia, 103 dal Paraguay. È una città di circa 80 mila abitanti, nella diocesi di Oran, la più povera dell’Argen- tina, dove ci sono circa 13 diffe- renti gruppi indigeni. ARGENTINA Testo e foto di JEAN-FRANÇOIS DUBOIS REPORTAGE DALLA MISSIONE DI TARTAGAL NOI STIAMO CON GLI INDIOS All’inizio del 2012 i missionari della Consolata hanno accet- tato la responsabilità della parrocchia di San Ramon Nonato a Tartagal. La missione abbraccia vari slums , abitati soprattutto da immigrati boliviani e da indios, e cerca di rispondere concretamente ai problemi sociali e di povertà che tale situazione comporta. Nella parrocchia di San Lorenzo a Morillo vive invece padre Giuseppe Auletta, incaricato della pastorale indigena per tutta la diocesi di Oran. 26 MC AGOSTO-SETTEMBRE 2013

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