Missioni Consolata - Luglio 2013

IL SOCIOLOGO ANGOLANO Il professor José Fernandes , è agronomo e sociologo, con un master in psicologia sociale. Da oltre 22 anni lavora nel campo dello sviluppo sociale e umano, e vanta un’esperienza sia nel go- verno del suo paese (nel mini- stero dell’Agricoltura), sia in va- rie Ong. Attualmente è consu- lente indipendente, nell’area dello sviluppo sostenibile, da circa otto anni. Si focalizza sullo sviluppo umano e appoggia strutture governative per svi- luppo locale. È inoltre docente universitario, in sociologia della stratificazione, disuguaglianza e classi sociali, sociologia del cambiamento e conflitti sociali e sociologia della cultura. Gli abbiamo chiesto di darci un quadro del suo paese oggi. L’Angola è una delle economie del mondo a crescita più veloce, ma molti angolani vivono ancora in condizioni di povertà. Perché persistono queste grandi disu- guaglianze sociali? «L’Angola sta crescendo econo- micamente, ma solo dal punto di vista macroeconomico. In ter- mini di microeconomia, il paese ha ancora molti problemi. Le li- mitazioni nell’accesso ai beni, opportunità e servizi: sono la ra- dice principale della disugua- glianza. Il contesto sociale è ca- ratterizzato dalla nascita di una nuova élite, che è presente in tutte le aree sociali: politica, economica, culturale, scientifica e tecnologica, dei trasporti. Que- sto non permette un processo di inclusione sociale perché si tratta di un piccolo gruppo che controlla tutte le aree, e che ha accesso a beni, servizi e oppor- tunità. Un’altra questione chiave è il concetto meritocratico, che non è ancora una realtà alla base dell’occupazione di posti nella struttura sociale. Le competenze sociali e professionali, non sono ancora considerate come valori chiave. Quello che conta è il clientelismo o l’appartenenza a una famiglia. Esistono dunque disuguaglianze profonde e ben visibili tra i cittadini angolani che possiedono e quelli che non hanno nulla o quasi». ANGOLA 18 MC LUGLIO 2013 La gran parte del Pil angolano è fornito dal petrolio. Come sono gestite queste risorse dal po- tere? Sono investite in infra- strutture e in qualità della vita per la popolazione? «L’economia dell’Angola ha come principali fonti di reddito il petrolio e il gas, insieme al set- tore diamantifero. Ma anche altri settori come l’agricoltura comin- ciano ad avere un peso nel con- tributo al Pil. I proventi del set- tore petrolifero e diamantifero sono stati usati soprattutto per la costruzione di infrastrutture di base, come strade, scuole e ospedali. Il programma di rico- struzione del paese è visibile e questo fa sì che la qualità della vita del cittadino in generale mi- © Stephane DE SAKUT N / AFP © José Fernandes

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