Missioni Consolata - Aprile 2013

COREA DEL SUD VISITA AI LUOGHI SACRI Non c’è dubbio che i nostri ospiti del Soo-woon-kyo abbiano dato fondo a tutta la loro fantasia, per prepararci un programma da svolgere, che più «vario» non poteva essere. Abbiamo cominciato con una vi- sita ai «luoghi sacri» della reli- gione: questi sono immersi in un parco naturale molto esteso e bellissimo, ai piedi del monte Kum-byong, pieno di alberi se- colari e di verde, campi coltivati a verdure e sentieri che s’inol- trano nel bosco. Abbiamo visi- tato innanzitutto il tempio cen- trale, To-sol-ch’on, che ci ha ri- velato subito la complessità di questa religione. Ci è stato spie- gato che un riquadro centrale dorato, al centro del tempio, rappresenta il «Dio del cielo» (che non si vede e non si tocca); ma poi ci sono i simboli degli al- tri personaggi che vengono ve- nerati nella religione: Tan-gun (il mitico fondatore della Corea); Buddha (nella sua versione «escatologica» di Amita-bul); e Confucio. Questa religione infatti pretende di «unificare» in se stessa le dottrine e i principi re- ligiosi di Confucianesimo, Buddi- smo e Taoismo. Accanto al tempio principale c’è un altro tempietto che ospita l’immancabile campana, di cui ci sono state spiegate le caratteri- stiche artistiche e di costruzione. La campana viene suonata ogni mattina e ogni sera, ritmandone il suono alle invocazioni cantate a Buddha. Infine il « Pop-hwe- dang », cioè il luogo dove si svol- gono i riti religiosi e la preghiera. A tutto questo è da aggiungere una costruzione moderna, nella quale siamo stati ospitati e nella quale abbiamo svolto tutte le at- tività del fine-settimana. I RITI Il sabato mattino, alle 4.00, era- vamo tutti radunati nel luogo ap- posito per la preghiera. Fui col- pito nel vedere come ci fossero molti «sacerdoti», vestiti con un abito da cerimonia molto parti- colare e in testa una specie di corona a cinque stadi. A turno hanno presieduto la preghiera, che consiste in una prima offerta solenne di incenso a Buddha, se- guita da una serie di prostrazioni profonde, e poi nella ripetizione cantata del «credo» basico della religione; seguita da altri canti e prostrazioni, durante le quali l’intera assemblea si gira tutta verso i quattro punti cardinali. Il tutto è accompagnato dal suono ritmico del « mok-tak », tambu- rello di legno concavo, tipico strumento buddista. Anche la domenica abbiamo po- tuto assistere alla celebrazione domenicale, questa volta per fortuna alle dieci del mattino; celebrazione che si è svolta quasi uguale alla prima a cui avevamo assistito, con l’aggiunta di una lettura dagli scritti del fondatore della religione e una semplice spiegazione/omelia sulla parte letta; per l’occasione, aveva a che fare con il non la- sciarsi vincere dal desiderio della ricchezza. # A destra e sotto : due momenti dei riti eseguiti da sacerdoti e fedeli del Soo- woon-kyo. # In basso e pagina accanto : prepara- zione del piatto coreano e gioco di gruppo. 24 MC APRILE 2013

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