Missioni Consolata - Dicembre 2012

Un Natale alternativo per una vita più libera UN MOTORE DI RICERCA PER L’ALTRO NATALE L’ultima parola la spendiamo per dare lo stimolo a cercare ciò che di «Natale vero» c’è nella nostra città, nel nostro territorio. Le iniziative sono molte. Un altro Natale è possibile. Dalle campagne natalizie dei grandi brand della cooperazione internazionale, Emer- gency, Unicef, Action Aid, Save the Children, con relativi siti web dedicati al Natale, ai banchetti di commercio equo e solidale o di torte casalinghe sui sagrati delle chiese per sostenere progetti o adozioni a distanza. Dai tendoni allestiti per accogliere le persone senza tetto e offrire loro un po’ di compagnia con un pasto caldo, alle preghiere in strada con un tè e una fetta di panettone assieme alle donne vittime della tratta. Dalla setti- mana di silenzio in monastero, alla semplice celebrazione della veglia di mezzanotte. Le occasioni per un regalo alternativo, per una celebrazione solidale della vigilia o del 25, per un’immersione spirituale nel senso più profondo della Natività, per vivere, in defini- tiva, un «Natale alternativo» a quello mon- dano e consumistico, sono moltissime in tutta Italia. Anche in questo 2012 segnato dalla crisi. DI OCCASIONI IN OCCASIONE Ci sono i giovani della casa Milaico di Ner- vesa della Battaglia (Treviso) che si organiz- zano per portare nei giorni precedenti il Na- tale un dono e un saluto alle persone anziane che vivono «sperdute» nei boschi dei din- torni. C’è la cooperativa Karibuny, con sede nella casa dei missionari della Consolata di Bevera (Lecco), che anche per Natale pro- pone i suoi prodotti equi e solidali, i suoi pro- getti di cooperazione diretta con il Senegal. C’è il silenzio della fredda valle della Certosa di Pesio che accoglie persone desiderose di fermarsi nel riposo e nella preghiera, anche nel periodo attorno al Natale. E poi i vari gruppi dell’associazione Impegnarsi Serve che, con la vendita di prodotti dolciari, ap- poggiano un progetto di aiuto per i bambini di Tosamaganga (Tanzania), e la tombolata organizzata dalla Caritas della parrocchia di Bovalino (Reggio Calabria) per raccogliere fondi da destinare ai poveri della comunità, e il «Natale quotidiano» di Natile Nuovo (fra- zione di Careri, sempre in provincia di Reggio Calabria) caratterizzato da una festa di paese costruita attorno all’ultimo nato della comunità con banchetti di prodotti locali per promuovere la legalità, l’identità e l’acco- glienza che la comunità esprime nei confronti di tutti coloro che vanno a visitarla. PER UN ALTRO NATALE POSSIBILE Speriamo di essere riusciti, con le riflessioni e le testimonianze di queste pagine, a ispirare in qualcuno dei nostri lettori il desiderio di un Natale alternativo, radicato più profonda- mente nel Vangelo, nella sobrietà, nella soli- darietà, nella spiritualità. Se quei lettori voles- sero dare seguito al loro desiderio, non hanno che da cercare l’iniziativa, il gruppo, l’associazione che più corrisponde alle pro- prie aspirazioni, mettendo in moto quel cir- colo virtuoso che trasforma un’occasione estemporanea di «vita alternativa», un po’ per volta, in un’attitudine costante a cele- brare la quotidianità in modo più libero, più vero e felice, più natalizio. Luca Lorusso DICEMBRE 2012 MC 49 MC NATALE POSSIBILE © Af MC / Stefanie Marchese COLLABORATORI Ugo Pozzoli: missionario della Consolata, dopo alcuni anni di servizio in Colombia, è stato direttore di Missioni Consolata. At- tualmente è consigliere generale dell’Imc. Ernesto Olivero: fondatore del Sermig. Marta Giambuzzi: sposata, lavora nel campo dell’editoria, ha vissuto diverse esperienze missionarie in Italia e all’estero. Gianfranco Testa: missionario della Conso- lata, ha prestato il suo servizio missionario in diversi contesti dell’America Latina. At- tualmente è impegnato in Italia nell’Anima- zione Missionaria. A sinistra : p. Gianfranco Testa ritratto con un bimbo Ni- caraguense. | Qui sopra : un bimbo tanzaniano con la sua mamma. | Pagina seguente : p. Daniele Giolitti, missiona- rio della Consolata, «interpreta» Babbo Natale durante la festa ad Arvahieer, in Mongolia.

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