Missioni Consolata - Ottobre 2012

di tutte le scuole seconda- rie. Il pensiero corse subi- to a Gregorio e Venancio, e a come sostenere i due all’Università, lontana ben 250 Km dal paese natio. Buone persone dall’Italia e dal Portogallo hanno sostenuto i nostri giovani per i 4 anni universitari. Hanno affittato una ba- racca di canne col tetto di zinco. A turno si prepara- no il cibo sul fuoco fuori della baracca. Di elettri- cità non se ne parla: lo studio notturno è alla luce della lampada a petrolio. Ciò che potrebbe essere un impedimento per mol- ti, per Venancio e Grego- rio è una sfida. La voglia di studiare, sognare un futuro diverso, costruire una nuova nazione, fidu- cia nella presenza del Si- gnore, sono la molla con cui affrontano gli studi e raggiungono a pieni voti la Laurea Breve: i primi tra i 122 neo laureati. CORRISPONDERE Ciao, mi chiamo Antonio, ho 41 anni, amo la natura, gli animali, la fotografia, leggere, scrivere, internet e viaggiare. Mi piacerebbe corrispondere per scam- biare pareri e opinioni. Grazie. Antonio Lelli 07/08/2012 Caro Antonio, la nostra rivista potrebbe anche dare spazio a ri- chieste come la sua, e forse farebbero aumen- tare anche il numero dei lettori che ci scrivono. Ma non è nel nostro stile, al- meno per ora. Poi, in ve- rità, gli interessi che lei esprime sono solo com- plementari ai nostri. «UNIONE MISTA» REGALE Ho letto sul numero di maggio 2012 della rivista il dossier intitolato «Tutto il colore della vita» che ho trovato molto interessan- te. Sono stata incuriosita, a pag.36, dove si parla di unioni miste della storia, dal riferimento a Luigi XVI di Francia e a Maria Anto- nietta. Perché si tratte- rebbe di un’unione mista? Vi sarei grata se poteste soddisfare la mia curio- sità. Mirella Amatteis Così ci ha risposto Clau- dia Zilli, autrice dell’arti- colo in questione. «Perché lei è nata in Au- stria, proprio a Vienna... “Antonia, come pedina politica, venne utilizzata dalla madre per cemen- tare la neo alleanza con la secolare acerrima ne- mica dell’Austria: la Francia. Dopo lunghe trattative si giunse al fi- danzamento di Antonia con Luigi Augusto, delfi- no di Francia. A patroci- nare questo matrimonio furono il duca di Choiseul in Francia e il principe di Starhemberg per l’Au- stria” (citato da Wikipe- dia.it) . Forse la riposta può la- sciare qualcuno insoddi- sfatto, ma se consideria- mo «matrimonio misto» quello tra un’albanese e un italiano, perché non quello tra un’austriaca e un francese, soprattutto in quei tempi quando an- che il matrimonio tra un/a piemontese e un/a ligure era fuori dell’ordi- nario? GRAZIE La scorsa domenica ho fatto visita a fratel Giu- seppe Argese, a Meru (e- ravamo un gruppo di 17 persone per un viaggio di conoscenza-solidarietà organizzato dall’Lvia di Cuneo). Ho cercato in Google «Argese Consola- ta» e ho trovato il bellissi- mo articolo sulla vostra bellissima rivista... ci te- nevo a ringraziarvi! Silvano Bergese 17/07/2012 110 E LODE Gregorio e Venancio, due giovani provenienti dalla missione di Vilankulo in Mozambico, hanno otte- nuto col massimo dei voti, la Laurea Magistrale in Scienze Pedagogiche alla Università di Bergamo. «Andate in tutto il mondo ed insegnate ad ogni creatura». In quell’ inse- gnate , nel cuore di Gesù, c’è tutto Lui. Portare, far conoscere, condividere con altri, Lui che è amore, verità, vita, luce, sapien- za. Il Vangelo seminato da 2000 anni tra i solchi delle nazioni ha generato oltre la fede, la vera promozio- ne delle persone e dei po- poli. Andate e insegnate , ha si- gnificato per tantissimi missionari della Consola- ta, scuole, educazione, promozione, emancipa- zione. Era stata appena firmata la pace, in Mozambico, dopo 16 lunghi anni di guerra civile, e ancora non ci si rendeva conto che fosse una realtà. Ci si guardava attorno, e ci si chiedeva: sarà vero che l’incubo della guerra è fi- nito? Sì, era vero. E biso- gnava rimboccarsi le ma- niche per costruire la pa- ce. Una risposta concreta fu la scuola secondaria «Padre Gumiero» di Ma- pinhane, fondata insieme alle Suore Missionarie A- gostiniane. Iniziò con tan- ta umiltà e nel silenzio, un anno dopo l’altro, dalla ottava classe alla matu- rità. La prima scuola su- periore della Chiesa dopo le nazionalizzazioni delle missioni. Un modesto, ma significativo contributo allo sviluppo del paese, che voleva scrollarsi di dosso il peso di tanto san- gue e tante morti durato troppi anni. Venancio Fabião e Grego- rio Zacarias, ragazzini della missione di Vilanku- lo nella quale sono diven- tati cristiani e poi chieri- chetti, dopo l’ottava in paese, vi si iscrivono. I missionari li aiutano a pa- gare l’affitto della capan- na in cui alloggiano. Il loro inserimento è più che po- sitivo, bei voti coronano sempre le loro pagelle; la scuola li vede attivi in ogni iniziativa formativa extra accademica o giovanile. Al momento della maturità, giunge notizia dalla città di Maxixe che i Missionari della Sacra Famiglia stan- no per aprire la Facoltà di Pedagogia nella nuova «Universidade Sagrada Familia» e che offrono po- sti ai due migliori studenti 6 MC OTTOBRE 2012 redazione@rivistamissioniconsolata.it mcredazioneweb@gmail.com

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=