Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2012

ho ottenuto poche righe (però si- gnificative) sulle loro aspettative dall’evento: «Che il Papa preghi per me; pace e unità tra gli uo- mini e che molte persone che prima si erano comportate male migliorino il loro mondo inte- riore». Fra gli adulti prevaleva il timore del troppo caldo o del maltempo e quindi, pur abitando a pochi passi dal campo volo di Bresso, dichiaravano che avrebbero se- guito l’iniziativa in tivù. Gli ae- reomodellisti temevano di per- dere lo spazio per le proprie evo- luzioni. L’associazione Amici del C usano Milanino (Milano). Non appena si è sparsa la voce che il Papa sarebbe venuto poco oltre il ponte sull’autostrada, anche mia nonna di novant’anni (e bastone) ha allungato le sue passeggiate quotidiane per andare a curio- sare tra i preparativi e a immagi- nare piena di fedeli la distesa verde (ma assediata dal cemento dei comuni con la maggiore den- sità abitativa d’Europa). Come lei molti altri. Però, oltre la curio- sità, non c’era molto di più. Da un manipolo di ragazzini del catechismo delle medie a stento DI GIOVANNI GUZZI FOTO DI FABIO BARBALINI ITALIA LE CINQUE GIORNATE DI MILANO L’attesa, la prepara- zione, le polemiche, l’arrivo, i discorsi, la messa, la festa. Tanti ricordi per un evento importante: la visita a Milano del Papa in occasione dell’incontro mon- diale delle famiglie. Un racconto (origi- nale) delle giornate di Milano. VII INCONTRO MONDIALE DELLE FAMIGLIE: UN DIARIO

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=