Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2012

creare relazioni di reciproco ar- ricchimento con varie istituzioni appartenenti al mondo dell’edu- cazione e dell’informazione, sia a livello nazionale che internazio- nale. Anche la minga sociale e comunitaria, inizialmente pro- mossa e poi sempre appoggiata dall’ équipe missionaria, è stata uno spazio di dialogo inter-et- nico, inter-culturale, che ha per- messo di abbattere muri che tra- dizionalmente avevano creato di- visione fra i vari gruppi. Per quanto riguarda il conflitto sociale, l’ équipe missionaria ha, da un lato, cercato di promuo- vere e appoggiare l’organizza- zione e la promozione integrale della comunità, accompagnando e rafforzando i vari programmi del «Progetto nasa» e degli altri progetti comunitari. Dall’altro lato, l’ équipe ha pro- mosso e accompagnato la minga con l’unione dei movimenti so- ciali e delle organizzazioni popo- lari, al fine di elaborare un’a- genda comune orientata alla for- mulazione di un progetto di svi- luppo alternativo e, quindi, a una soluzione non violenta del con- flitto sociale. Per quanto invece concerne il conflitto armato, l’ équipe mis- sionaria ha sempre appoggiato la proposta del Movimento indi- geno di cercare una soluzione del conflitto attraverso il dialogo. Purtroppo questa proposta, che a livello ufficiale è fatta propria anche dalla Chiesa cattolica co- lombiana, non ha finora ottenuto i risultati sperati. Infine, ci sono stati interventi an- che su alcuni conflitti all’interno della comunità stessa. CONCLUSIONE Ritorno sulla domanda iniziale: «È davvero necessaria e, soprat- tutto, è possibile la riconcilia- zione collettiva di un popolo?». Indiscutibilmente la riconcilia- zione è necessaria. Innanzi tutto perché rafforza l’unità e la capa- cità di resistenza della comunità e permette di mettere tutte le energie positive della comunità stessa nella realizzazione dei propri progetti vitali. Inoltre, per noi missionari, la ri- conciliazione è necessaria in quanto e segno del Regno di Dio, dei «cieli nuovi e terra nuova», riconciliati con Dio, con gli altri uomini e con la creazione tutta. Tuttavia, nella realtà concreta, ci si rende conto che ciò non è sempre possibile o a volte è pos- sibile con molte limitazioni, in COLOMBIA 62 MC AGOSTO-SETTEMBRE 2012 quanto vi sono ferite che condi- zionano eccessivamente i cam- mini delle persone e delle comu- nità. Senza contare la presenza di interessi economici e politici che favoriscono la divisione e le contraddizioni, fenomeni che portano a un naturale indeboli- mento del tessuto comunitario. Uno dei compiti della équipe missionaria del nord del Cauca, # Il chiva tipico bus colombiano . In alto, il Cabildo (autorità indigena) di Tagueyo, nel Cauca.

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