Missioni Consolata - Luglio 2012

amanti della cultura latinoame- ricana con retrospettive, con- certi, mostre ed esposizioni. Il comitato organizzatore ha se- lezionato, tra le circa 400 opere pervenute, 14 film, 7 documen- tari e 10 cortometraggi ponen- doli all’attenzione delle Giurie. Una prima, ufficiale, affiancata da altra Giuria di esperti locali, da una di studenti e da quella in- ternazionale di Signis (Associa- zione cattolica mondiale per la comunicazione che riunisce pro- fessionisti di radio, televisione, cinema, video, educazione ai media, Internet e nuove tecnolo- gie, riconosciuta dal Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali). I lavori presentati, tutti prove- nienti dal Centro e Sud America, hanno rivelato caratteristiche comuni. In modo particolare i documen- tari e i cortometraggi (sui quali era chiamata a esprimere la va- lutazione la Giuria Signis) sono stati caratterizzati da un ritmo di racconto molto più lento e de- scrittivo di come siamo abituati nella nostra frenetica Europa. Una buona fotografia è una se- conda caratteristica comune, an- che se alcuni documentari e cor- tometraggi sono farciti d’imma- gini in soggettiva, un po’ trabal- lanti perché girate senza l’uso del cavalletto. Scenari incante- voli, immersi nella natura e ric- chi di tradizioni, di animali, di particolari e primi piani sui quali la telecamera indugia e descrive. Le tematiche affrontate, salvo rare eccezioni, erano quelle del- l’integrazione in nuove società, del recupero delle tradizioni fa- miliari e sociali, del dialogo tra generazioni. Non esiste più, in questa scuola di cinema, la classica figura del narratore: lo spettatore scopre la storia attraverso le immagini - un poco alla volta - arrivando al finale che spesso è lasciato «aperto» ad interpretazioni per- sonali, in genere ottimistiche e rievocatrici di speranze. Le musiche non sono prevalenti, ma intervallate a silenzi o suoni d’ambiente, e sono curate e composte appositamente. Nel corso di un incontro con i giovani registi, si è parlato del- l’evoluzione del concetto di do- cumentario, a volte «contami- nato» da fiction , dallo stile del reportage o dell’inchiesta. L a Giuria Signis, composta da Maria Teresa Teramo - insegnante all’Università di Buenos Aires -, Martine iabeuf - ex insegnante di Lione -, e fra Mario Durando - presi- dente della giuria e responsabile della Nova-T produzioni multi- mediali di Torino -, si è confron- tata a lungo, valutando sia la qualità tecnica che il valore del contenuto e del messaggio ed ha premiato il documentario «Cani- cula» del messicano José Alva- rez. La scelta è stata motivata per la qualità della fotografia, delle musiche e dei silenzi, per la poe- sia del racconto che invita a ri- LUGLIO 2012 MC 65

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