Missioni Consolata - Aprile 2012

Dio possa abbracciare tutti i pre- senti. I canti immergono in oriz- zonti nuovi, dal sapore inedito, la maggior parte dei presenti. Siamo in terra d'Africa. È difficile non abbandonarsi al ritmo dei tamburi. Alla fine della cerimonia le Suore del Cottolengo, su invito di p. Paul, intonano il Magnificat , seguite da suore di origine afri- cana che chiudono la cerimonia con una vivace preghiera di rin- graziamento. La festa che segue è un intreccio di Nigeria, Congo, Camerun e Italia, nel cibo offerto, nelle pa- role scambiate, nei giochi spon- tanei dei bimbi. «Sono arrivato a Lemie con una sola indicazione», racconta p. Paul. «Ci sono dei profughi di lingua francese e inglese che hanno bisogno d'un sacerdote». A maggio del 2011, per il tramite della Protezione Civile e del con- sorzio Connecting People, tren- tasei profughi subsahariani sono giunti dal territorio libico in que- sto paesino arrampicato nelle alte Valli di Lanzo. Fin da subito, nonostante i timori degli opera- tori della cooperativa Crescere Insieme, impegnati nell'acco- glienza, il paese, a partire dal suo primo cittadino, ha aperto loro le braccia. La loro dimora è una casa sto- rica, Villa Buzzi, messa a dispo- sizione dalla Piccola Casa della Divina Provvidenza Cottolengo. Tra le pareti spesse della vecchia residenza, finalmente al sicuro, sono emerse storie di straordi- naria forza e di speranza. «Devo dire che la loro semplicità mi ha colpito», dice p. Paul. «Queste persone pensano al fu- turo con un po' di timore, ma sperano nell'aiuto divino per su- perare le difficoltà del momento presente». Richiedenti asilo: questo sono i quaranta migranti per la legge italiana. L'équipe multidiscipli- nare del consorzio Connecting People e della cooperativa Cre- scere Insieme, in collaborazione con la Piccola Casa, ha soste- nuto le famiglie con percorsi di apprendimento della lingua ita- liana, laboratori e attività ricrea- tive, percorsi di informatica, as- sistenza sanitaria, ma soprat- tutto ha cercato di riannodare, ITALIA 80 MC APRILE 2012 con tutta la delicatezza possibile, i fili di tante vite spezzate, prima da violenze e persecuzione, poi dalla guerra. «La settimana scorsa tutti i no- stri ospiti hanno sostenuto l'in- tervista con la commissione mi- nisteriale preposta all'esame delle loro domande di asilo», spiega Mauro Maurino, consi- gliere di amministrazione del consorzio Connecting People. «Adesso, siamo in attesa delle risposte. Certamente», continua Maurino, «questa festa ha per noi, operatori dell'accoglienza, un grande significato. Vediamo in essa una scelta di apparte- nenza, niente affatto scontata, a un luogo, a un tempo, a una co- munità». L'azzurro è terso. Il bianco della neve è la risposta della terra al sole, ricco di promesse di prima- vera. Promesse che il freddo pungente del mattino non riesce ad ammutolire. Serena Naldini # Lemie, sabato 18 febbraio 2012, momenti della cerimonia in cui p. Paul Nde e don Bartolomeo Giaime hanno battezzato 12 bambini figli di famiglie di rifugiati sub-sahariani ospiti nel paese. @ G Legname 2012

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