Missioni Consolata - Marzo 2012

DAI LETTORI Cari mission@ri MARZO 2012 MC 5 PADRE ANGELO MAZZASCHI... VIVE Nella comunità di Besoz- zola (frazione di Pellegri- no Parmense) è vivo più che mai il ricordo di padre Angelo Mazzaschi, missio- nario della Consolata, per 23 anni in Colombia (1961- 1983) e parroco nel paese natio negli ultimi mesi di vita, deceduto il 12 dicem- bre 1984, a 50 anni di età. Il ricordo annuale della sua scomparsa ha avuto una speciale solennità il 4 dicembre 2011: la popola- zione di Besozzola ha vo- luto celebrare il 50° anni- versario di ordinazione, prima messa e partenza per la missione in Colom- bia del loro compaesano. E lo hanno fatto dedican- dogli l’altare della chiesa parrocchiale, dove padre Angelo fu battezzato, rice- vette i sacramenti, fu edu- cato nella fede, celebrò la sua prima e ultima messa e dove ricevette l’ultimo saluto. Alla celebrazione eucari- stica, presieduta dal ve- scovo di Fidenza mons. Carlo Mazza, insieme al parroco Angelo Melfi e pa- dre Ezio Roattino mission- nario della Consolata, è stata rievocata la figura di padre Angelo. «Uomo di poche parole, ma disponi- bile e forte nella fede - ha ricordato il parroco -. Mis- sionario di azione, total- mente dedicato al bene spirituale e sociale della gente». Il vescovo mons. Mazza, nella sua omelia, si è complimentato con la co- munità parrocchiale per- ché continua a tener viva la memoria del loro mis- sionario. Anche lui ha poi sottolineato la capacità di padre Angelo di darsi agli altri senza aspettarsi nul- la, cercando solo il bene della gente colombiana, testimoniando l’amore di Cristo con il riscatto so- ciale delle comunità a lui affidate, con attività di promozione umana e dife- sa della giustizia, seguen- do la dottrina e gli inse- gnamenti della Chiesa. Parlando dello spirito di avventura della missione, il vescovo ha pure sottoli- neato che la fede dà senso alla vita e che la vocazione al sacerdozio e alla mis- sione nasce e cresce se è custodita dalla famiglia e accompagnata e apprez- zata dalla comunità par- rocchiale, come è avvenu- to per padre Angelo. Anche padre Roattino ha ribadito la dimensione missionaria della famiglia e della parrocchia; ha rac- contato e rievocato l’ope- rosa testimonianza di fede di padre Angelo la cui me- moria è ancora viva anche nei luoghi in cui il missio- nario ha lavorato, soprat- tutto a Florencia e San Vi- cente del Caguan. In occasione di questa si- gnificativa ricorrenza, è stata curata una raccolta di documentazione (repe- rita nel tempo, pur se par- ziale per la difficoltà del ritrovamento) relativa alla vita di padre Angelo. Da tale documentazione, in- sieme alle testimonianza dei suoi superiori, confra- telli e persone in Italia e Colombia che l’hanno co- nosciuto, egli emerge co- me uomo dell’amicizia, mite e disponibile, di po- che parole ma di molte o- pere, dotato di grande spi- rito di sacrificio e tanto a- more per i poveri, di coraggio nell’assumere posizioni ferme a difesa della pace e del bene so- ciale, di serietà e compe- tenza nell’educazione e formazione dei giovani, molti dei quali diventati poi sacerdoti. Sul ricordino della sua prima messa, celebrata a Besozzola il 2 aprile 1961, c’era scritto: «E porrò in loro un segno e li manderò alle genti d’oltre mare... e annunceranno la mia glo- ria alle genti» (Is 66,19); un impegno di fede che padre Angelo ha testimo- niato operosamente con coraggio. Iole Fiordilisi Besozzola (Pellegrino Parmense) # Celebrazione eucaristica in memoria di padre Angelo Mazzaschi, presieduta da mons. Carlo Mazza, vescovo di Fidenza; a sinistra il parroco di Besozzola, Angelo Melfi, il diacono Bruno Rasia Dal Polo; a destra padre Ezio Roattino e un seminarista di Fidenza. Sul vecchio altare, la foto della prima messa del missionario.

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=