Missioni Consolata - Dicembre 2011

come gli Stati Uniti, colpiti dura- mente dalle nuove povertà create dalla recessione, la Conferenza E- piscopale ha rilanciato in chiave di condivisione una pratica della de- vozione cristiana come quella dei primi venerdì del mese. L'iniziati- va si chiama Fast Fridays for Food Security e consiste in una forma particolare di digiuno da vivere per un anno ogni primo venerdì del mese. A ogni famiglia è infatti pro- posto di commisurare almeno per un giorno i propri consumi ali- mentari all'entità dei sussidi pub- blici che vengono garantiti alle fa- miglie più povere. Tabelle alla ma- no, a seconda del numero dei componenti e dell'età, ciascuno è invitato a stare dentro un budget : per una famiglia di quattro perso- ne con due bambini piccoli, ad e- sempio, sono 17,5 dollari. «Così - spiegano i promotori dell'iniziativa - ciascuno potrà rendersi conto della disparità rispetto ai propri pasti normali». L'iniziativa è parti- ta a maggio e proseguirà fino ad aprile del 2012. Ogni mese questo «primo venerdì» è guidato da una scheda attraverso cui si invita a vi- vere il proprio digiuno in comunio- ne con una forma di fame. È pro- posta anche una preghiera da re- citare a tavola in famiglia. (MissiOnLine) ta» ha sottolineato il card. Sarah, che ha lanciato un appello per co- struire scuole: «Una scuola in o- gni villaggio! Lo dico da africano: uniamoci nello sforzo di aiutare il Corno d’Africa a dare educazione, istruzione, cultura ai propri figli!». (Fides) AUSTRALIA IL «SUCCESSO» DELLA CARITA’ I l video di un giovane iracheno, Emmanuel Kelly, su Youtube, mentre fa la sua audizione in un popolare reality della televisione australiana ha colpito e commosso così tanto gli spettatori da aver to- talizzato cinque milioni di visite. Emmanuel non sa quando è nato, però sa che se è vivo lo deve ad al- cune suore di Madre Teresa di Cal- cutta che lo trovarono, piccolissi- mo, con suo fratello Ahmed. «Sta- vamo in zona di guerra, in una cassa di scarpe», ricorda. I fratelli conservano le tracce della guerra chimica in Iraq, e patiscono per u- na serie di malformazioni alle braccia e alle gambe. Moira Kelly, una nota cattolica australiana de- dita a opere umanitarie, e che ha lavorato per anni con Madre Tere- sa di Calcutta, ha visto i due bam- bini nell’orfanatrofio delle Missio- narie della Carità a Baghdad, li ha adottati e cresciuti in Australia, do- ve hanno avuto cure e riabilitazio- ne. Moira ha deciso di dedicare la sua vita alla carità quando, da bambina, aveva visto un documen- tario sul lavoro di Madre Teresa. Oggi dirige l’organizzazione uma- nitaria Children First Foundation . A Emmanuel piace molto cantare. La sua audizione al reality è stata la più applaudita. Non è riuscito ad arrivare in finale a causa della de- cisione della giuria, che ha provo- cato proteste veementi da parte dei telespettatori, ma ha avuto la soddisfazione di un successo cla- moroso su Youtube. (Asia News) STATI UNITI I PRIMI VENERDI’ DEL MESE L a crisi economica è occasione anche per reinventare gesti della tradizione. Così, in un paese L a famiglia dei missionari della Consolata ha vibrato di gioia, sabato primo di ottobre, per l’ordina- zione sacerdotale di p. Ermanno Savarino, a Chieri (To). La celebrazione si è svolta presso la chiesa di San Giorgio: un antico convento francescano posto su un colle che domina la città. Ha presieduto il rito mons. Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, che ha fatto il suo ingresso nel tempio preceduto da una processione di oltre 40 sacerdoti, confratelli e amici dell’ordinando. «Sì, lo voglio!»: con tono deciso Ermanno ha risposto all’interrogatorio del vescovo ed è stato accolto nell’ordine del presbiterato con un lungo applauso. Il Vangelo parlava della vigna del Signore e dei vi- gnaioli omicidi che non hanno voluto consegnare il frutto della vite. «La vigna è la parrocchia che negli anni ha dato tanti frutti. E il frutto più bello è il sacerdozio di Ermanno», ha detto mons. Nosiglia. E ha proseguito: «La vigna rappresenta anche i popoli che attendono l’an- nuncio del Vangelo, per questo è necessario riscoprire la propria chia- mata e responsabilità come laici testimoni del Vangelo, nella nostra Chiesa locale e nel mondo intero». L’imposizione delle mani e l’invoca- zione dello Spirito hanno fatto di Ermanno un nuovo ministro del Si- gnore, strumento della sua Parola e della sua Grazia in mezzo ai fra- telli. Nell’attuale crisi delle vocazioni, Ermanno rappresenta un frutto prezioso della vigna coltivata dai missionari della Consolata in Italia e la sua ordinazione, il primo di ottobre, è apparsa come il modomigliore per iniziare il mese missionario. IMC ITALIA: UN NUOVO SACERDOTE PER LA CHIESA E IL MONDO DICEMBRE 2011 MC 9 La Chiesa nel mondo

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