Missioni Consolata - Dicembre 2011

prietari, ma la grande maggio- ranza non era preparata e così molti hanno svenduto la terra o hanno accumulato debiti tali con le banche da essere stati obbli- gati a vendere. A completare il quadro è scop- piata la violenza. Gruppi armati sono apparsi un po’ dovunque. Sulle montagne hanno preso forza i guerriglieri di sinistra. Nelle piane si sono organizzati i gruppi paramilitari di destra (fi- nanziati dai grossi possidenti) che hanno compiuto stragi in- credibili di civili per «togliere l’acqua al pesce» e isolare la guerriglia. E l’esercito… stava a guardare la gente che abbando- nava la sua terra mentre comin- ciavano le prime coltivazioni di palma, considerata unica e ma- gica «soluzione» di tutti i pro- blemi. Il progetto continua ad espandersi e oggi punta decisa- mente ai ventimila ettari, com- promettendo seriamente la sicu- rezza alimentare degli abitanti del territorio che ancora una volta sembrano passivi. Eppure qualcosa si è mosso. Due Forum organizzati dalla parroc- chia, tre centri modello di colti- vazioni e allevamenti e, soprat- tutto, un costante accompagna- mento delle diverse organizza- zioni popolari sembra stiano sti- molando a far nascere qualcosa di diverso dopo trecento anni di schiavitù e duecento di indipen- denza. Noi missionari continuiamo a crederci, confortati da una mino- ranza sempre più numerosa di persone sfollate, povere in canna, emarginate da sempre, ma che sognano e lottano contro corrente di fronte a politiche sfrontate e a una mentalità ge- nerale cronicamente passiva e rassegnata. In tutta la Colombia continua a piovere: centinaia di morti, frane e smottamenti dovunque, strade interrotte, inondazioni senza li- miti, paesi interi portati via dalle acque torrenziali. Una vera cala- mità nazionale, riconosciuta an- che dal governo centrale che si dichiara impotente di fronte alla tragedia. Noi ci consideriamo fortunati: solo due paesini della missione sono sott’acqua. La gente ha perso tutto, ma ha sal- vato la vita che in fin dei conti è l’unica cosa veramente impor- tante. Come dice il salmo: «Il vi- vente, il vivente ti loda Signore». La nostra gente lo ripete sem- pre, come un ritornello, con la sicurezza assoluta che il Dio della vita non abbandona i suoi figli. E allora noi continuiamo a credere con loro che il tunnel della palma come quello dell’in- verno avrà pur sempre uno sbocco finale radiante di luce. (2a puntata - continua; la prima parte è apparsa su MC 2011/04 pp. 22-29) 84 MC DICEMBRE 2011 COLOMBIA # Non solo convegni e parole, la Chiesa propone molte iniziative di promozione: centri ricreativi e formativi per giovanili, animazione del territorio, scuole di formazione professionale, luoghi di trasformazione dei prodotti locali e tanto altro.

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