Missioni Consolata - Dicembre 2011

MC MERU: CENT’ANNI... DICEMBRE 2011 MC 57 una foresta assegnata dal governo coloniale inglese. Dell’impresa fu incaricato il provetto fr. Benedetto Falda con l’aiuto di un altro fratello e due padri. Dopo un’accurata preparazione, trasportò tutto il materiale su «quattro carri vagoni, 80 buoi e la macchina a va- pore». Il viaggio durò quindici giorni per coprire oltre 150 km. Dovevano costruire «6 case per i padri, 6 per le suore, 6 scuole, mobilia per case e per scuole, ecc.». Il 15 maggio 1921 il fratello scrisse un lungo resoconto la cui prima parte fu pubblicata sull’antenata di questa ri- vista nell’agosto 1922. Qui vi presentiamo la seconda puntata.] COME UN BOLIDE FRA I SCIMIONI Se la salita era stata penosa, la discesa del versante di Meru, dove eravamo diretti, ci si presentò difficile per le numerose pietre che ingombravano la strada e che cagionavano ai pesanti carri continui scivola- menti, colpi, balzi e rimbalzi. Finalmente la via si fece più pianeggiante, scomparirono le pinete e ci tro- vammo in piane un po’ ondulate, con pasture di erba 1926, LA PREFETTURA APOSTOLICA Abbiamo finora parlato delle sei stazioni di missione del distretto di Meru, che era parte del vica- riato apostolico di Nyere. Nel 1926, succede un avvenimento d’impor- tanza capitale per la storia della Chiesa nel Kenya. Precisamente il 10 Marzo 1926, una bolla da Roma erige la Prefettura Apostolica di Meru, staccando il distretto di Meru e parte di Embu dal vica- riato di Nyere, piccola isola di 9- 10.000 Km quadrati entro il vica- riato, e una popolazione attuale (1950) di 400.000 (nel 1926 non raggiungeva i 200.000 [ notare qui come la stima di 93mila capanne fatta nel 1910 fosse decisamente esagerata] ). Primo Prefetto Apo- stolico è il venerato mons. Gio- vanni Balbo, nato a Torino il 22 ottobre 1884, e ordinato Maggio 1921, immagini dell’avventurosa carovana che trasportò da Nyeri, in un viaggio di oltre 150 km nella foresta, il materiale per la segheria da impiantare nel Meru dove prefabbricare case stabili per i missionari. C’era anche una locomotiva a vapore (la locomobile ) da usare come motrice per far funzionare le seghe e pialle. In basso: mons. Giovanni Balbo, prefetto apostolico del Meru. TIGANIA Fondata nel 1913, il primo battesimo si ebbe il 7 ottobre 1917. All’erezione in Prefettura nel 1926 contava 50 cristiani, e al 1950 ben 768 Cristiani [ non ci sono dati per il 2005, ma anche questa missione è stata divisa in più parrocchie ]. Due belle figure di missionari che ne hanno dis- sodato il terreno spirituale sono il serafico p. Aimo e l’ascetico p. Rosso, veri pionieri della Chiesa, i cui sacrifizi e vita austerissima solo Dio conosce. Nel diario della missione [ anno 1936 ] si trova scritto: “Il terreno di Tigania è pietroso e arido e a stento vengono su i raccolti. Altrettanto si può dire dei cristiani: ogni anno si aggiunge qualche nuovo convertito, ma la massa si con- serva restia. Solo il missionario sa quanto costa un solo cristiano nel Jombene”. Ma ora [ 1950 ] i tempi vanno decisamente cambiando. Il catecu- menato è fiorentissimo. La scuola centrale conta 126 allievi. Vi è un buon dispensario, un asilo infantile che è una grazia, un gruppo di azione cattolica che compie un lavoro di aposto- lato impagabile. Le tre out-schools contano 236 allievi. 3.

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