Missioni Consolata - Dicembre 2011

Da sinistra: donne Meru in tenuta cerimoniale pronte per una danza; donne Imenti in posa, ritratte attraverso la porta del recinto delle capanne [ foto Kenya Information Office - K.I.O. ]; guerrieri tradizionali Meru. Un’ipotesi è che gli antichi Meru dell’isola di Mbwaa avessero già avuto contatto con i missionari Agosti- niani che da Mombasa visitavano regolarmente le isole lungo la costa del Kenya e avevano stabilito una parrocchia nell’isola di Lamu; l’altra è che abbiano subito l’influsso di tradizioni islamiche di origine arabo-yemenita. L’INCONTRO CON I MAASAI Le prime nove generazioni ( Nthuke ) di Meru sali- rono verso la grande cima bianca (del Kenya) pene- trando nelle foreste vergini e disboscando per far spazio ai loro villaggetti. Un disboscamento estrema- mente contenuto. In molti luoghi lasciarono - su sug- gerimento di un grande keroria (profeta) - dei ciuffi di foresta diventati in seguito i famosi “boschetti sa- cri” che ancor oggi ammiriamo nel panorama. Non era conosciuta una vera agricoltura, che si con- centrava su alcune specie indigene di cereali e fagioli. Mais, pomodori, né tantomeno il frumento e il caffè erano ancora conosciuti. La vita girava intorno agli animali domestici - mucche, pecore e capre soprat- tutto - portati dalla famosa regione “oltre la grande acqua” (il fiume Tana). Su queste pendici fecero conoscenza con una fiera tribù: quella dei Maasai. E, si capisce, l’incontro con questi agguerriti pastori nomadi non fu dei più paci- fici. Sebbene all’inizio (1810-1820 circa) per paura e per non sbilanciarsi oltre il necessario, la coesi- stenza non fosse da nemici, ben presto le cose diven- nero difficili e le ruberie da ambo le parti fecero le prime vittime. Strano a pensarsi, ad avere la peggio furono i temuti Maasai, che pur quasi sconfitti conti- nuarono le loro razzie di bestiame per molto tempo fino a quando la generazione Mbarata (circa 150 anni fa) mise fine alla storia. Molti dei Maasai scon- fitti non trovarono altra soluzione che quella di pas- sare ai Meru e così diventare quello che oggi cono- sciamo come gruppo Tigania. Ciò spiegherebbe per- ché tante famiglie abbiano dei nomi che non sono meru, ma maasai. Di più: se guardiamo anche la car- tina geografica notiamo come il gruppo dei Tigania sia quello che si spinge verso il nord più degli altri gruppi. E il nord era tradizionalmente il regno dei nomadi Maasai. Gli anni trascorsero senza particolari eventi, se non quelli delle carestie, delle invasioni di locuste, delle razzie e di qualche periodo di tranquillità. Nel 1908 il governo inglese prese possesso della terra dei Meru dichiarandola terra della corona ( crown land ) e assoggettandola a forza parte alla neo colonia del Kenya. Da questa data in poi entriamo nelal sto- ria documentata. DICEMBRE 2011 MC 37 MC MERU: CENT’ANNI...

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