Missioni Consolata - Ottobre 2010

OTTOBRE 2010 MC 7 A guardarla oggi, la lista dei paesi presenti alla conferenza di Bandung (Indonesia) del 1955, ci si può fare un’idea ben precisa della lungimiranza politica ci- nese: Cina, India e molti altri paesi in via di sviluppo asiatici ed africani si incontrarono per coa- lizzarsi nella creazione di un terzo fronte non allineato con le due superpotenze dell’epoca, il blocco sovietico ed il blocco americano. Era la nascita del «Terzo Mondo», senza le acce- zioni negative affibbiate col pas- sare degli anni: da quel mo- mento numerosi movimenti afri- cani di liberazione nazionale guardarono all’esempio maoista come modello vincente di lotta armata per la fine del coloniali- smo e l’instaurazione del sociali- smo. Un evento epocale, cui die- dero seguito altri eventi: la visita del premier Zhou Enlai in Africa del 1963 si inquadrava esatta- mente in quel contesto, racco- gliendo di lì a poco i suoi frutti. Negli anni a venire, paesi come CINA DANIELE MASSACCESI DA P ECHINO ALLE ORIGINI DEL «SAFARI» DI PECHINO BANDUNG, 1955: LA SCOPERTA DELL’AFRICA Con una crescita annua del 10 per cento, la Cina è il più grande consumatore di energia al mondo. Per questo il continente africano, ricco di risorse naturali, fa gola a Pechino. Angola, Sud Africa, Sudan e Nigeria sono i partners maggiori, ma tutti i paesi sono coinvolti. In cambio delle materie prime, la Cina porta in Africa tecnologie e costruisce infrastrutture, respingendo le accuse di colonialismo. Tuttavia, i problemi non mancano. Intanto, in Cina crescono - senza fretta - le colonie di immigrati africani. # Shanghai: scorcio del padiglione africano all’Expo della metropoli cinese.

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