Missioni Consolata - Ottobre 2010

dell’esilio, parlerà di African Renaissance , movimento di spinta verso l’alto, in cui Pretoria avrebbe dovuto trascinare l’intero continente. Cosa resta oggi, nell’era di Jacob Zuma, terzo ed eccentrico presidente dell’ African National Congress (Anc) a conquistare la massima carica dello stato, di quel sogno di grandezza? Molto o molto poco, a seconda degli occhiali che si infilano per leggere, oggi, la realtà del paese. Esiste una bipolarità di fondo che definisce il Sudafrica da un punto di vista sociale, politico ed economico. anni dopo la sua scarcerazione e 16 dalla sua elezione a presidente della Repubblica, e guai se così non fosse. Di acqua, però, ne è passata in 20 anni sotto i ponti del Limpopo river . IL LEONE MORDE ANCORA Sull’onda dell’entusiasmo per la fine dell’ apartheid , il vescovo anglicano Desmond Tutu aveva coniato per il suo paese la definizione « the rainbow nation », paese arcobaleno. Dalla sua posizione di prestigio morale (Tutu è stato presidente della Commissione di verità e riconciliazione), esprimeva l’ottimismo sudafricano di ricostruire un paese dilaniato da decenni e decenni di pregiudizi razziali, scontri tribali, guerre etniche. Nel 1994, per la prima volta, bianchi, neri, coloured e asiatici potevano liberamente unirsi per pensare una visione d’insieme, un grande progetto che facesse recuperare al paese il tempo, le energie e le possibilità perdute negli anni dell’ apartheid . Prendeva così forma l’idea di un grande arcobaleno, incarnante la visione «messianica» di Mandela di un Sudafrica finalmente protagonista della storia del continente, di cui non voleva essere soltanto l’eccentrica punta meridionale. In questo disegno la seconda parte del nome, Africa, assumeva un significato totalmente nuovo e pregnante, simbolico. Il successore di Mandela alla presidenza della Repubblica, Mbeki, uomo colto, cresciuto culturalmente nella Londra Nel paese in cui, nello spazio di pochi metri, si possono trovare piantati un pino silvestre e una palma è facile scontrarsi con l’esageratamente diverso. Chi, come il sottoscritto, ha avuto l’occasione di passare, nello spazio di un breve trasferimento auto, dal modernissimo O.R. Tambo Airport di Johannesburg a una township della stessa città, capisce immediatamente ciò a cui mi riferisco. Il Sudafrica non è un’unica nazione; sono due paesi che vivono insieme, cercando di mischiarsi e non riuscendoci. Ieri la divisione era fra pochi OTTOBRE 2010 MC 39 MC ARTICOLI # Campionato del mondo di calcio 2010: tifosi sudafricani. # Nelson Mandela (a destra) e Desmon Tutu (sotto) .

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