Missioni Consolata - Ottobre 2010

O gni anno, il 15 agosto, l’India celebra la sua in- dipendenza e ricorda la traumatica separazione dal Pakistan musulmano. Il ri- cordo dell'indipendenza è anche sempre occasione per l’India di riflettere sulla sua storia recente e, mai come ora, su potenzialità e limiti del suo modello di svi- luppo e sulla sua democrazia. Nata nella divisione e nel sangue l’India oggi si interroga anche sulla sua società frammentata, sulle sue ingiustizie e discrimi- nazioni che hanno la fede e le caste al centro. Partecipazione, giustizia e uguaglianza: su que- sti vocaboli (da noi forse abusati ma comunemente inseriti tra i capisaldi della democrazia e di un sentire condiviso), l’India di oggi si ritrova in bilico tra pro- gresso e involuzione, legata a doppio filo a una Costituzione di oltre 500 articoli che allo stesso INDIA DI STEFANO VECCHIA D A B ANGKOK UN PAESE IN RAPIDA CRESCITA (TRA MILLE CONTRADDIZIONI) DELHI CORRE SENZA SCARPE Due indiani sono nei primi 5 posti della classifica mondiale dei miliardari, mentre 250 milioni di loro connazionali sopravvivono con meno di un dollaro al giorno. In tumultuosa crescita, l’India rimane un paese caratterizzato da privilegi, ingiustizie e discriminazioni, che il fondamentalismo hindu e il sistema delle caste accentuano. Nonostante le tante contraddizioni, Delhi e le sue imprese guardano al mondo. E anche all’Africa, dove... # Rajasthan, Nord-Ovest dell’India: donne di una zona rurale.

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=