Missioni Consolata - Settembre 2009

MISSIONI CONSOLATA un’ampiezza inquietante, lo scorso marzo Asf voleva organizzare una manifestazione per denunciare que- ste pratiche e, soprattutto, per chie- dere che queste persone siano con- siderati esseri umani e siano accet- tati per quello che sono. Purtroppo, il governo del Burundi, ha rifiutato il permesso, dicendo che l’associazione non è legalmente ri- conosciuta. Ma si tratta di un falso pretesto secondo KassimKazungu, il riconoscimento dell’associazione è arrivato nel dicembre 2002. Il presidente di Asf chiede che ci sia un censimento degli albini come è avvenuto inTanzania, e che si fac- ciano delle sensibilizzazioni della popolazione.Ma anche che gli albi- ni, e tutti i burundesi possano essere coscienti che la sicurezza dei primi non può essere garantita che dalla popolazione. ■ MC SETTEMBRE 2009 51 una «quarantena» o ancora una stig- matizzazione, secondo il deputato Bizimana: «Con questometodo di protezione, un bambino albino cre- scerà sapendo che non è accettato, che è perseguitato e che per poter vivere deve essere messo in quaran- tena». PROIBITOMANIFESTARE Il presidente dell’Asf ha dichiarato che ogni mese almeno quattro albi- ni sono assassinati.Di fronte a que- sto fenomeno, che ha preso oggi Di fianco: Kassim Kazungu (albino) è il presidente dell’associazione «Albini senza frontiere» Sotto: bambini burundesi in campagna. *Amandine Inamahoro, giornalista burundese vive a Bujumbura dove lavora presso la Radio «Isanganiro». Ha studiato Scienze della comunicazione all’Università Lumière di Bujumbura. Sta finendo i suoi studi con una tesi dal titolo «Il contributo delle radio private nel processo di riconciliazione: il caso della radio Isanganiro ». PRIME CONDANNE A fine luglio, in Burundi, c’è stata una prima sentenza. Otto degli undici imputati, accusati dell’omicidio di dieci albini, sono stati condannati a pene che vanno da un anno di detenzione all’ergastolo.

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