Missioni Consolata - Luglio/Agosto 2009

CENTROAMERICA cooperazione energetica orizzontale e la solidarietà tra i popoli, tenendo conto delle asimmetrie degli stati e con l’obiettivo di creare progetti so- ciali e d’infrastrutture. Inoltre cerca il coordinamento di politiche energeti- che, cooperazione tecnologica,e po- tenziamento di fonti alternative. Dei paesi centroamericani, il primo membro ad entrare a Petrocaribe è stato il Nicaragua, nell’agosto 2007 durante il terzo Summit di Petrocari- be. Il seguente paese è stato l’Hondu- ras del governo Zelaya nel corso del quarto Summit e nel quinto il Guate- mala. Il Costa Rica per ora ha solleci- tato l’ingresso formale.Manca solo El Salvador,dove però dal 1 giugno ha assunto la presidenza Mauricio Fu- nes, uomo del Fronte Farabundo Martì (Fmln). A luglio dell’anno scorso, nel quin- to Summit di Petrocaribe, a Maracai- bo in Venezuela, si decise la creazio- ne di una impresa mista Grannacio- nal de energia . In controtendenza all’operato delle multinazionali, si in- vitano i paesi membri a partecipare fin dalla estrazione del greggio nella Faja del Orinoco nel Venezuela e in questo modo acquisire conoscenze e benefici fin dalle basi. Petrocaribe agisce però su un Cen- troamerica con paesi sostanzialmen- te non produttori di petrolio e con una dipendenza di idrocarburi che dal 1990 ad oggi si è incrementata del 557%, insieme a problemi ali- mentari storici: «tra il 1940 e il 2004 si sono prodotte più di 2,6milioni di morti associate alla denutrizione nel- la regione centroamericana,questo numero di morti èmoltomaggiore al totale delle vittime dei conflitti arma- ti in quei decenni», secondo l’infor- me del 2007 del Cepal («Commissio- ne economica per l’America Latina»). I pesanti numeri della povertà Oggi la povertà tocca in Honduras il 75%della popolazione, in Guate- mala il 51%, in Nicaragua il 60% , in El Salvador il 40%, in tutti i casi con una forte causale esogena data dall’infla- zione importata.Con l’attuale crisi ali- mentare c’è il rischio che altri 800mi- la centramericani entrino a ingrossa- re le fila dell’indigenza,perché si calcola che per ogni 5 tonnellate di cereali che ingressano a uno dei pae- si dell’Istmo, un contadino diventa candidato all’emigrazione. Per combattere questa crisi è stato creato un fondo chiamato prima Pe- troalimentos e poi, a partire dalla riu- nione dei ministri dell’agricoltura al- l’Avana a metà agosto 2008, Alba-ali- mentos . Con l’intenzione di coordinare le politiche in ambito a- gro-alimentare, composto da un con- siglio con i ministri di agricoltura dei paesi membri.Questo fondo si sta u- tilizzando per la produzione di ali- menti, tramite la donazione di conci- mi e semi migliorati unicamente per i piccoli emedi produttori.Con esso si intende anche promuovere tecnolo- gie agricole sostenibili, con una serie di programmi sociali in tutta la regio- ne a beneficio della maggioranza im- poverita. ■ le.Nei paesi dell’Istmo ciò si traduce in crollo delle esportazioni e nella ri- duzione delle rimesse.Dalla sponda opposta, tentando di contenere i danni della crisi, si assiste all’aumento dell’influenza di Petrocaribe , «il brac- cio energetico» dell’ Alternativa boli- variana delle Americhe (Alba), che ha spinto i governi di Alvaro Colom (Guatemala) e Zelaya (Honduras), en- trambi socialdemocratici, verso l’Al- ba, alter-ego dei Tlc proposti dal Nord del mondo. Petrocaribe è nato il 29 di giugno del 2005 e vedeva la partecipazione del Venezuela e di 13 paesi dei Carai- bi. Oggi i paesi sono diventati 17.Pe- trocaribe è stato creato su proposta del presidente del Venezuela Hugo Chávez con l’intenzione di dare sicu- rezza energetica e contrastare gli ef- fetti negativi che con la crisi si abbat- tono sulle popolazioni più vulnerabili del Sud del mondo. Contraddicendo la logica neoliberi- sta, Petrocaribe fonda le sue basi nella 56 MC LUGLIO-AGOSTO 2009 Guatemala: giovani donne a Santo Domingo Xenacos, zona Cakchuiquel, nel centro del paese.

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