Missioni Consolata - Giugno 2009

2 MC GIUGNO 2009 Si può pensare che lo spirito di accoglienza e l’amicizia di Pri- scilla e Aquila siano stati elementi molto importanti nel soste- nere Paolo nel suo lavoro missionario a Corinto. L’aver condivi- so casa e lavoro e fatiche missionarie con questa coppia ispira le parole di lode che Paolo scrive ai Romani circa Priscilla e A- quila, veri compagni d’armi di Paolo, amici fino al punto di ri- schiare la vita per lui. Pur essendo ebrei essi erano aperti ai pa- gani , affiancando Paolo nel rendere la chiesa una comunità ca- pace di superare le chiusure etniche, religiose e sociali per una comunione effettiva dei credenti. Quando crede compiuta la sua opera a Corinto e si avvia ver- so l’Asia Minore, Paolo avrà ancora Priscilla e Aquila come com- pagni (Atti 18,18). Li lascerà a Efeso, mentre egli andrà a Geru- salemme (Atti 18,19-22). A Efeso i coniugi continuano l’attività missionaria, sentendosi corresponsabili nella comunità e prendono in casa Apollo, un brillante predicatore con una co- noscenza di Gesù piuttosto lacunosa, e lo istruiscono più com- piutamente nella «Via» di Gesù, con pazienza e tatto. S crivendo ai Corinzi e ai Romani, Paolo ricorda «la comunità che si riunisce a casa» di Priscilla e Aquila. Essendo probabilmente benestanti, essi avevanouna casa piuttostogrande e capace e la aprirono ai fratelli e sorelle di fede, perché potessero incontrarsi e ce- lebrare i riti della loro fede. È notevole che sia a Roma che a Corinto, due delle più gran- di città dell’impero, la coppia Priscilla e Aquila abbia avuto una «casa-chiesa» per accogliere i fratelli nella fede dove la comu- nità si riunisce per condividere, pregare, celebrare la cena del Signore, crescere nella fede e fraternità. Nei primi tre secoli la chiesa cristiana fu un insieme di comunità di «chiesa-famiglia» , ove la fede in Gesù non solo si sosteneva ma si diffondeva: era- no autentici centri di irradiazione missionaria. Priscilla e Aquila sono dei modelli per la vita missionaria di og- gi, mettendo anzitutto in risalto la centralità della famiglia come cellula evangelizzatrice. Aquila e Priscilla sono modelli di pas- sione per il vangelo . Ovunque vanno, la loro casa diventa centro di irradiazione cristiana. La loro stessa professione è a servizio della missione. Sono disinteressati e flessibili, capaci di itineranza; il cambio di località non cambia la loro determina- zione di testimoniare la fede. Hanno capacità di adattamento: lavoro e viaggi diventano occasione di testimonianza cristiana. Sentono vivamente la loro corresponsabi- lità nella chiesa e non hanno paura di avvici- nare il famoso predicatore Apollo per aiutar- lo a migliorare la sua conoscenza del vange- lo che predica. Nel calendario romano la loro festa è il giorno 8 luglio; nella chiesa greca è il 13 feb- braio. Nel 2000, l’arcivescovo Cristodulo di Atene esortò i suoi fedeli a sostituire la festa di san Valentino, il 14 febbraio, con la festa di Aquila e Priscilla, dicendo che questa cop- pia, che ospitò Paolo a casa loro in Corinto, costituisce un modello migliore simbolo del- l’amore. Mar io Barbero N on sono molte le coppie di coniugi nominate nel Nuovo Te- stamento. Dopo Maria e Giuseppe di Nazaret, Priscilla e A- quila è certamente la coppia più famosa. Essi sono menzio- nati 6voltenelNTesempre insieme. Inquattrotesti il nomedellamo- glie, Priscilla (diminutivodi Prisca)precedequellodelmarito, cosanon comune nell’antichità, ove la donna «doveva» sempre appartenere a qualcuno, o al padre o al marito, ed era definita dalla sua apparte- nenza. Vediamo anzitutto i testi che parlano di questa coppia. 1. N EGLI A TTI DEGLI A POSTOLI . «Paolo ... a Corinto trovò un e- breo di nome Aquila, nato nella provincia del Ponto. Con Priscil- la sua moglie era appena arrivato dall’Italia... Paolo andò a casa loro e, siccome faceva lo stesso mestiere, rimase con loro e li aiu- tava a fabbricare tende» (Atti 18,1-3). Salutati i cristiani di Co- rinto, Paolo «si imbarcò verso la provincia della Siria, insieme a Priscilla e Aquila... Quando arrivarono nella città di Efeso, Paolo si separò dai due coniugi» (Atti 18,18-19). «Con grande corag- gio Apollo cominciò a predicare nella sinagoga. Priscilla e Aqui- la lo sentirono parlare: allora lo presero con loro e lo istruirono più accuratamente nella fede cristiana» (Atti 18,26). 2. N ELLE LETTERE DI P AOLO . «Vi salutano molto, nel Signore, A- quila e Priscilla con tutta la comunità che si riunisce a casa loro» (1Cor 16,19). «Salutate Prisca e Aquila, miei collaboratori nel servizio di Gesù Cristo. Essi hanno rischiato la loro vita per sal- vare la mia... Tutte le comunità dei credenti non ebrei devono es- sere loro grati. Salutate anche la comunità che si raduna in casa loro» (Rom 16, 3-4). «Salutami Prisca e Aquila» (2 Tim 4,19). E ssi vengonoricordati nel contestodell’attivitàmissionariadi Pao- lo. Si può dire che vivono alla sua ombra; tuttavia anche da que- sti tratti occasionali è possibile tratteggiare degli aspetti impor- tanti della loro vita come coppia missionaria. Aquila è un Ebreo del Ponto sulla costa del mar Nero (oggi Tur- chia), che a un certo punto della vita si trasferì a Roma, seguen- do il flusso dell’emigrazione ebraica verso la capitale dell’impero. Priscilla potrebbe essere un’ebrea del Ponto, o una romana che andò sposa ad Aquila. È probabile che entrambi siano diventati cristiani a Roma. Non si dice che siano stati convertiti da Paolo, ma la comune fede cristiana sembra sia all’origine dell’incontro con Paolo a Corinto. La coppia si era trasferita a Corinto in se- guito all’espulsione dei giudei da Roma al tempo di Claudio. La coppia stabilì qui la loro attività di fab- bricatori di tende, attività importante a Co- rinto anche a motivo dei giochi itsmici, una specie di olimpiadi. Reduce da Atene, dove la sua predicazione di Gesù risorto all’areo- pago non aveva avuto successo (Atti 17,22- 32), Paolo arriva a Corinto e trova in Priscil- la e Aquila non solo dei compagni di fede, ma anche degli amici e colleghi di lavoro: e- gli è accolto a lavorare nel laboratorio di A- quila e ospitato nella loro casa. Il posto di lavoro diventa anche un posto di evange- lizzazione , fino a che Paolo si dedicherà a tempo pieno alla predicazione nella casa di Tizio Giusto (Atti 18,5-7). UNA COPPIA MISSIONARIA: PRISCILLA E AQUILA Paolo con Priscilla e Aquila.

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