Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2008

MISSIONI CONSOLATA ternazionali, IlhamAliyev è succedu- to al padre Heydar Aliyev e governa dal 2003. Le prossime elezioni presidenziali sono previste per l’autunno 2008 e già da tempo,diverse organizzazioni per la difesa dei diritti umani tra cui Human RightsWatch , Reporter senza frontiere , Osce , Amnesty International hanno denunciato una pesante pressione sui media che pregiudi- cherebbe la trasparenza e regolarità del prossimo voto. La garanzia della libertà di espres- sione è uno dei requisiti chiave per l’appartenenza al Consiglio d’Euro- pa, di cui tutti i paesi transcaucasici per altro sono giàmembri. La trasfor- mazione dellaTv di stato in un servi- zio pubblico indipendente è uno dei principali traguardi del processo di democratizzazione incoraggiato dal Consiglio d’Europa e inmerito le autorità locali si sono sforzate di dare l’immagine di paesi democratici,do- ve è garantita la libertà di espressio- ne, ma la realtà con cui si misurano gli organi di informazione è ben lontana dagli standard richiesti. E inArmenia... In Armenia,dopo il drammati- co epilogo dellemobilitazioni che a Erevan avevano portato migliaia di persone nelle strade per contestare i risultati delle elezio- ni presidenziali, vinte da Serhz Sark- syan il 19 febbraio scorso, è stata im- posta la censura ai mezzi di informa- zione e ridotte le libertà dei partiti e delle organizzazioni. nel paese.Molti cittadini armeni, tra- mite i blog, si sono scambiati infor- mazioni anche relative a parenti e persone scomparse durante i disor- dini. In quel periodo, in Armenia è sta- to chiuso il sito di YouTube in segui- to alla pubblicazione di un video- clip che riprendeva la polizia duran- te la notte del 1° marzo nell’atto di sparare in direzione dei manifestanti .Gli utenti di internet hanno però aggirato l’ostacolo e diffuso il mate- riale video tramite appositi proxy ser- ver , cioè servizi che permettono una navigazione anonima. Tra sconforto e speranza In questo sconfortante scenario, anche nel Caucaso vi sonomolti giornalisti che con perseveranza, coraggio e fantasia, rifiutano di rien- trare nei ranghi di una comoda informazione di regime, ossequiosa nei confronti del potere, e anzi met- tono a rischio la loro stessa vita,mo- strando la strada da percorrere. La li- bertà e la democrazia non sono se- guite automaticamente al crollo del sistema comunista, ma potranno af- fermarsi grazie a lotte coraggiose come quelle portate avanti, in questi anni,da alcuni giornalisti e da sem- plici cittadini. ■ MC OTTOBRE-NOVEMBRE 2008 93 Uno scenario inquietante in cui, tuttavia, sta nascendo unmondo tutto particolare,ma molto rilevante, per la libera informazione rappre- sentato dai blog, un luogo dove le notizie spesso sconosciute al grande pubblico o censurate dagli organi di stampa prendono corpo e diventa- no di pubblico dominio. Un esempio dell’importanza di questo fenomeno si è avuto proprio in occasione della dichiarazione del- lo stato di emergenza in Armenia, nel marzo scorso. Da quel momento il dibattito poli- tico si è concentrato su blog e reti so- ciali. Anche se i blog riportavano la nota del silenzio obbligato dei me- dia, inmodo spesso provocatorio co- me nel blog di Shushan Ha- rutyunyan : « unminutoal giornodi ri- spettoso silenzio x 20 giorni », i lettori sono diventati protagonisti «postan- do» i loro commenti e raccontando così in tempo reale ciò che avveniva S ERVIZIO FOTOGRAFICO : Maurizio Pagliassotti, la crisi in Georgia, agosto 2008. Bimbi con gli aiuti distribuiti dalla Mez- za Luna rossa ai profughi nelle scuole di Tblisi. Sopra: proteste anti-russe.

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=