Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2008

MONOGRAFIA / Diritti & rovesci la media nazionale. Per i figli dei la- voratori della miniera il tasso di mor- talità raggiunge l’833 per mille: 8 bambini su 10 muoiono alla nascita. Per chi nasce, poi, i guai non sono finiti.Nella frazione di El Pedernal un bambino su due ha macchie cuta- nee, eczemi, depigmentazione, per- dita di capelli. La compagnia sostie- ne che tali problemi sono dovuti alla mancanza d’igiene.Ma fino al 2000 nessuno aveva malattie della pelle. «Nella frazione di El Porvenir - ag- giunge Bianchini - su una popola- zione di 4 mila abitanti, ci sono 43 casi di osteoartrite (strettamente re- lazionabile con il piombo presente nell’acqua e nel sangue della gente) in bambini minori di 5 anni,mentre a livello nazionale i casi analoghi so- nomeno di uno su 10 mila. «Discor- so simile per l’atrofia midollare spi- nale di tipo uno,malattia genetica mortale nella totalità dei casi, che blocca il funzionamento dei muscoli nei bambini.A livellomondiale tale malattia è attestata a meno di un ca- so su unmilione mentre tra i 4 mila abitanti di El Porvenir se ne registra- no ben sei casi». I risultati delle analisi di Bianchini sono stati portati fino ai livelli più al- ti: «La Corte suprema, oltre a multare la EntreMares , ha dichiarato incosti- tuzionale tutta la legge sull’attività delle miniere nel paese, dicendo che chi volesse intraprendere nuove at- tività deve rispettare standard di e- strazione molto più rigidi, simili a quelli europei - spiega il ricercatore marchigiano -.Da quel momento, le 350 concessioni per l’apertura di nuove miniere sono tutte bloccate: nessuna compagnia inizia i lavori, perché con le nuove regole il costo è salito di molto e il rendimento non è più assicurato».Una vittoria storica, per l’Honduras e la sua gente. Minacce in Guatemala Nonostante le poche risorse eco- nomiche, Bianchini ha esteso l’atti- vità di ricerca anche al Guatemala: un’esperienza sfociata in un incubo, finché ha dovuto lasciare il paese. In un suo studio sui danni am- bientali provocati dall’estrazione mi- neraria selvaggia in Guatemala, ha pestato i piedi sbagliati: la stessa Glamis Gold che ha sventrato la Valle de Siria in Honduras e che, a Città del Guatemala, ha affidato ai sicari il compito di spaventare a morte il giovane italiano. «Nel 2005, dopo la laurea in scien- ze naturali - racconta lo stesso Bian- chini - sono partito per il Guatemala, con un progetto della cooperativa i- taliana Il tulipano , che appoggia una rete ambientalista locale chiamata Madreselva.Una volta nel paese, ho conosciuto le dure condizioni della gente che vive attorno alla miniera d’oro a cielo aperto di Sipakapa, nel nordovest». Di proprietà della Glamis Gold , la miniera ha cambiato radicalmente la vita dei locali. In peggio. «Ho ana- lizzato l’impatto che l’estrazione a- veva sull’ambiente, accertando dan- ni irreversibili per le acque del fiume Tzala, linfa vitale per molte popola- zioni indigene» aggiunge Bianchini. A lavorarci sono 280 persone, sot- topagate e senza sindacato, venute da lontano.Nella zona attorno alla miniera, immersa nella selva, cresce il rancore: l’estrazione ha alterato l’e- cosistema locale inmodo irreversibi- le. «I 14mila abitanti di Sipakapa so- no tutti infuriati con lamultinaziona- le e il governo; l’anno scorso per alcuni mesi si erano armati e non fa- cevano entrare più nessuno in città». E sono cominciati i guai anche per il ricercatore italiano, che si è trovato improvvisamente isolato, abbando- nato da tutti: da Madreselva e anche dalla chiesa locale. «Fino alla conclu- sione dello studio - spiega - il vesco- vomi ha dato il suo appoggio; poi, mentre mi trovavo per qualche gior- no in El Salvador, lo ha pubblicato senza dirmi niente e prendendone le distanze. Sono tornato, e mi sono trovato su tutte le prime pagine dei quotidiani nazionali». Era il 6 gen- naio 2007. «Quattro giorni dopo, ho ricevuto l’assurda accusa di falsario da parte MC OTTOBRE-NOVEMBRE 2008 87 Sopra, Flaviano Bianchini e due suoi collaboratori presentano lo studio compiuto dal ricercatore italiano sui malefici dello sfruttamento minerario in Guatemala. A destra,miniera d’oro di Sipakapa, in Guatemala: il colore dell’acqua è dovuto alla presenza del cianuro di sodio, la stessa sostanza utilizzata nelle camere a gas naziste.

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