Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2008

78 MC OTTOBRE-NOVEMBRE 2008 STATI UNITI bertà d’espressione,ma non del di- ritto alla salute,dato che - come ab- biamo spiegato - questo non è pre- visto. La decisione della Corte è stata ac- colta con grande gioia da organizza- zioni come la «Fondazione per il se- condo emendamento» e la National Rifle Association , la potentissima ed influente lobby delle armi (4).Que- st’ultima è la prima responsabile del fallimento di ogni tentativo di rego- lamentazione. Negli Stati Uniti, le armi legalmen- te in circolazione sono quasi 300mi- lioni, più omeno una per abitante. Di conseguenza, non ci si deve stupi- re se, ogni anno, ci sono circa 30.000 morti ammazzati con armi da fuoco e se tra i giovani questa è la seconda causa di morte,dopo gli incidenti stradali. L’interpretazione estensiva del se- condo emendamento ha dato un contributo determinante a coloro che negano l’equazione:più armi in circolazione,più violenza (5).Mentre è prevedibile un futuro aumento dei morti ammazzati, nonché la spinta verso situazioni estreme.Come quel- la datata 16 agosto 2008 e partita da Harrold, cittadina della contea diWil- barger, Texas. Il sovraintendente sco- lastico di quel luogo ha infatti deciso che gli insegnanti potranno portare con sé non soltanto libri e quaderni, ma anche una pistola (!).Una secon- da situazione estrema ha trovato ampio spazio su YouTube in settem- bre. Nei filmati si vede una bambina, bella e sorridente,mentre smonta e rimonta inmeno di unminuto un Ar-15, noto fucile semiautomatico, e mentre spara con precisione da cec- china in un poligono di tiro. La bam- bina ha 11 anni... «Questo video - ha detto unmembro della Coalition to StopGunViolence - è il prodotto di una cultura paranoica, la quale inse- gna ai più giovani che bisogna esse- re sempre armati e pronti a difen- dersi in ogni istante». D’altra parte, gli Stati Uniti sono molto orgogliosi del loro sistema di amministrazione della giustizia.Co- me recita il V emendamento: «Nes- suno (...) potrà essere privato della vita,della libertà o della proprietà, se to di offrire ai propri clienti un buo- no di 250 dollari utilizzabile per ac- quistare o un corrispondente quan- titativo di benzina oppure una pisto- la calibro 38. In soli 3 giorni su 30 clienti soltanto 2 hanno scelto i buo- ni benzina. « America loves guns and gas! », l’A- merica ama le pistole e la benzina, dichiarava conmalcelato orgoglio il sito web della concessionaria (3).Ora anche la legge ha riconosciuto defi- nitivamente questo amore... Pistole per tutti: un diritto (troppo) costoso Il 26 giugno 2008 la Corte supre- ma degli Stati Uniti ha riconosciuto il diritto individuale ( individual civil ri- ght ) a possedere armi per uso perso- nale. La sentenza - passata con 5 voti a favore 4 contrari - è storica,perché risolve una diatriba che durava da 70 anni. Essa verteva sul controverso se- condo emendamento della Costitu- zione, che prevede la possibilità di detenere e portare armi ( to keep and bear arms ). Il quesito, irrisolto fino al- la sentenza del 26 giugno, era: dete- nere e portare armi nell’ambito di una milizia o come singolo indivi- duo? Ebbene, la Corte di Antonin Gregory Scalia ha optato per la se- conda interpretazione. Il primo effetto della sentenza è stato l’annullamento di una legge in vigore aWashington, che vietava il possesso di armi ai privati.Adesso il diritto di possedere armi è sullo stes- so piano del diritto di voto o della li- less.A NewYork,dove sono oltre 35.000, risultano in costante aumen- toma sono spariti da Manhattan du- rante le amministrazioni di Rudolph Giuliani (prima) e Michael Bloom- berg (poi). «Spaventano i turisti ed allontanano gli uomini d’affari», han- no spiegato i due sindaci. Alcune organizzazioni sostengo- no che le limitazioni al mendicismo degli homeless ( panhandling ) viola- no il 1° emendamento, che recita: «Il Congresso non potrà fare alcuna legge (..) per limitare la libertà di pa- rola o di stampa; o il diritto che han- no i cittadini di riunirsi in forma pa- cifica (...)». In ogni caso, anche per milioni di persone il «sogno americano» asso- miglia molto ad un incubo. Motori e pistole (gli amori di Mark ) Molto diversa (ma identicamente emblematica) è la storia di Mark Muller,proprietario della Max Motors , una concessionaria di auto- mobili di Butler, cittadina nello stato del Missouri. Ebbene,questo signo- re ( si veda il box con l’intervista ), cer- tamente intraprendente e buon co- noscitore dei suoi connazionali,per vendere le proprie auto ha inventato un’originale promozione che ha fat- to rapidamente il giro del mondo: « Buy a Car,Get aGun or Gas! Your Choice America! » («Compra un’auto, avrai una pistola o benzina! Scegli, America!»). La Max Motors ha dunque pensa- Fotogramma dal film «The Road to Guantanamo» (2006), viaggio all’inferno di 4 amici pakistani.

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