Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2008

I l celebredetto«Cogito,ergo sum» (penso, quindi sono) di Car- tesio sembra non essere più vali- do nella società moderna. Se non si è registrati allo stato civile, se non si è in grado di fare un estratto di na- scita all’anagrafe, di fatto non si esi- ste. Sembra una banalità ma non lo è.Nel mondo si calcola che circa o- gni anno 50 milioni di bimbi che na- scono non sono registrati allo stato civile. «Il fanciullo dovrà essere registra- to immediatamente dopo la nascita e a partire da essa avrà diritto a un nome, ad acquisire una nazionalità e, nella misura del possibile, a cono- scere i propri genitori ed essere da essi accudito».Così recita l’articolo 7 della Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia (1989). I bambini non registrati all’anagra- fe sono esclusi dal sistema istituzio- nale. Non hanno accesso all’educa- zione perché è necessario avere un atto di nascita per iscriversi alla scuola o passare qualsiasi esame. Lo stesso documento è obbligatorio per ufficializzare unmatrimonio, per trovare un lavoro o dimostrare la propria nazionalità o età, aver acces- so al sistema di salute pubblico. Fondamentale per esercitare i propri diritti di cittadino, ovvero vo- tare oppure candidarsi alle elezioni. Un buon sistema anagrafico contri- buisce a limitare le frodi durante le elezioni. Per lo statomoderno, chi non è re- gistrato non esiste. «È l’atto fondamentale per il quale il cittadino è in- trodotto nella so- cietà moderna» PAESI AFRICANI Difendere i diritti: l’anagrafe Senza un atto di nascita, nella società moderna, non si esiste. Banale. Ma è quello che succede in molte realtà rurali di Africa e America Latina. In questo modo si è privati di tutti i diritti di base, civili e anche politici. Un progetto di cooperazione voluto da alcuni comuni italiani, cerca di alleviare questo problema. di Marco Bello PICCOLO PROGETTO GRANDI IDEALI

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