Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2008

36 MC OTTOBRE-NOVEMBRE 2008 DIRITTI SOTTO ATTACCO politica del campo di detenzione statunitense di Guantanamo: campo ove furono rinchiusi (e tuttora vi giacciono,privi di qualsiasi diritto), i sospettati di essere terroristi jiadisti o suoi sostenitori.Qui, la pratica della deumanizzazione del detenuto, sot- toposto a «pressioni psicologiche» e «trattamenti» legalizzati dall’ammi- nistrazione Bush, anche quando in palese, stridente contrasto con le normeminime di qualsiasi civiltà giuridica, appare connessa stretta- mente allo scopo primario della tor- tura: ottenere informazioni, non im- porta se veridiche. Amnesty International , nel suo consueto rapporto annuale, ci avver- te che la tortura è unmezzo di «azio- ne politica», se così vogliamo definir- la, ampiamente, tranquillamente praticata nella gran parte dei Paesi del mondo,democrazie comprese. Rimane acclarato un forte nesso tra guerra e tortura, anche se esso non è sempre evidente.Distruggere, questo è il fine che le accomuna.Di- struggere un corpo, corrompere una mente, assoggettare un animo, as- servire persone,devastare città, in- quinare un ambiente e un territo- rio... questi i loro scopi.Torturare un essere umano,per estorcerne infor- mazioni, o per il puro gusto di chi ha in quel momento il potere di inflig- gere quelle sofferenze, fino alla mor- te, è una delle pratiche più antiche e diffuse della storia, così come la guerra accompagna, ab ovo , la vicen- da umana.Una delle più difficili da sradicare, sebbene, ipocritamente, tutti ne denuncino la brutalità e di- chiarino che nei loro stati essa non è perpetrata.Clausewitz ha teorizzato come obiettivo della guerra infligge- re il maggior numero di perdite pos- sibili all’avversario,ma la nostra cul- tura ha mistificato il volto reale della guerra, che ne viene sempre nasco- sto o rimosso: essenzialmente si can- cella il dolore fisico, la distruzione dei corpi, sia nella sua espressione estre- ma - uccisione - sia nelle altre forme che implicano sofferenza: ferite di varia gravità,mutilazioni, ustioni, malattiementali. Guerra e tortura costituiscono vio- lenze totali inferte all’umanità, «de- strutturazioni del mondo» (Scarry); ma il loro limite è evidente, e le acco- muna, pur nelle tante differenze: es- se non hanno né possono avere la certezza assoluta e permanente di imporre il punto di vista del vincito- re, di ottenere risultati favorevoli,de- finitivi. Il torturatore non può essere certo della verità della confessione del torturato (l’interrogato).Può in- vece esser certo che quell’interroga- torio sarà generatore di altre soffe- renze, sedimentando nel corpo e nella psiche dei torturati sofferenze che dureranno nel tempo, sovente fino alla loromorte.Ovvero, assu- merà la forma della vendetta eserci- tata dalle vittime verso i carnefici, appena se ne presenti la possibilità. Dove stiamo andando? In definitiva, la tortura, inserendosi in un plesso che comprende globa- lizzazione dei conflitti,deumanizza- zione del nemico, trasformazione della guerra, attacco al diritto inter- nazionale e interno (si è parlato op- portunamente di «sospensione dei diritti negli spazi globali»), fine della distinzione tra combattenti e civili e della differenziazione tra teatri di guerra e zone non operative, espri- me inmodo drammatico, evidente, la crisi, forse irreversibile,della de- mocrazia, o unmomento e un sinto- mo del passaggio alla «postdemo- crazia»: tappa verso un nuovo, temu- to, minacciato quanto celato, totalitarismo? ■ • Bourke, Joanna, Le seduzioni della guerra.Miti e storie di soldati in battaglia ,Carocci, Roma 2001 ( An intimate history of killing. Face-to-face killing in twentieth centurywarfare , Basic Books, NewYork 1999) • Burgio,Alberto - Dinucci,Manlio - Giacché,Vladimiro, Escala- tion. Anatomia della guerra infinita ,Derive/Approdi, Roma 2005 • Clausewitz, Karl Von, Della guerra ,Mondadori,Milano 1970 ( Von Krieg ,Dümmler, Berlin 1832-35) • Crouch, Colin, Postdemocrazia , Laterza, Roma-Bari 2004 ( Coping with post-democracy , The Fabian Society, London 2000) • Dal Lago,Alessandro, Polizia globale.Guerra e conflitti dopo l’11 settembre ,Ombre Corte, Verona 2003 • Del Boca,Angelo, Italiani,brava gente? Unmito duro amorire , Neri Pozza,Venezia 2004 • Firpo, Luigi, Il processo di Giordano Bruno , a cura di D.Quaglio- ni, Salerno editrice, Roma 1993 • Firpo, Luigi (a cura di), Opere scelte di Giordano Bruno eTom- maso Campanella ,Utet,Torino 1949 • Pasquinelli,Moreno, Torture“made inUsa”. Viaggio nel Gulag a stelle e strisce , a cura dei Comitati Iraq Libero,Massari, Bolsena 2004 • Scarry, Elaine, La sofferenza del corpo.La distruzione e la costru- zione del mondo , Il Mulino, Bologna 1990 ( The body in pain.The making and unmaking of theworld ,Oxford Univ.Press,New York 1985) • Ventrone,Angelo, La seduzione totalitaria.Guerra,modernità, violenza politica (1914-1918) , Donzelli, Roma 2003 • Vidal,Gore, La fine della libertà.Verso un nuovo totalitarismo? , Fazi, Roma 2001 Bibliografia Una protesta dell’organizzazione delle «Donne in nero» (Women in Black) contro la guerra e la tortura.

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