Missioni Consolata - Febbraio 2008

MISSIONI CONSOLATA sua figlia (minorenne). Il figlioma- schio, Victor, è un consumatore di droga.Caduto dal treno, ha subito l’amputazione di un piede.Una serie impressionante di disgrazie che at- terrerebbe chiunque. Invece,Maria riesce ancora a sorri- dere, mostrando la bocca sdentata. Ma il suo è un sorriso stanco.Quanti anni hai,Maria?, domandiamo, ormai bloccati dalla crudezza della situa- zione, incapaci di fare domande che abbiano un senso e che non abbia- no il sapore di un’inutile curiosità. Maria risponde «29».Ci guardiamo sorpresi,perché non può avere l’età che dice. «Non è un vezzo», ci spiega Mario. «Maria non ha realmente co- gnizione della sua età». Arriva anche la figlia con un amico e tutti fanno festa a Mario.Ma per noi è ora di salutare Maria e la sua fa- miglia e andare a visitare un’altra ranchada . Subte , linea «B», fermata «Florida» Arriviamo in centro, a poca distan- za dall’Obelisco e da Florida, la lunga via pedonale nota a tutti come para- diso dello shopping. E ai ragazzi di strada come un luogo dove si può «lavorare» bene, nonostante la pre- senza della polizia. Ci fermiamo sulla scala della linea «B» dellametro di Buenos Aires, a quest’ora della notte chiusa agli u- tenti. Victor vive nella strada da 8 anni. Perché? «Mi piace», risponde alzan- do le spalle e ridendo.Un bambino, più piccolo di statura rispetto ai compagni, si fa avanti.È particolar- mente vivace.Dice di avere 13 anni. Vive nella strada da poco,meno di un anno.Mario fa un cenno di con- ferma. Dove dormite?, chiediamo. Invece di rispondere, due di loro ci mostra- no come si rannicchiano sulle scale della metro durante la notte.Dor- mono sui gradini finché, al mattino, non si aprono le porte della metro o finché non passano i poliziotti a scacciarli. «Chi sta fumando?», chiede Mario, con fare amichevole. Pegamento , paco , omarijuana? Il gruppo si è allargato ad altri, ri- chiamati dalla presenza di Mario, una persona conosciuta ed affidabi- le. Tutti vogliono dire la loro. I ragazzi ridono divertiti e sventolano davanti alla videocamera una busta di pega- mento e un sacchettino di marijua- na. Mario li guarda, comprensivoma non consenziente. ■ MC FEBBRAIO 2008 63 Buenos Aires: «el hambre es un cri- men» è lo slogan di unamanifesta- zione di ragazzi contro la fame. Pagina accanto: Maxi, ex bambino di strada, con una piccola amica. (*) F OTO di PaoloMoiola. V IDEO : le foto pubblicate alle pagine 60-61 non sono nitidissime, perché sono fotogrammi estratti dal video Los chicos de Mario , girato dall’autore del reportage. I N ALTRE LINGUE : questo reportage è leg- gibile (in versione ridotta) in spagnolo sulla rivista Noticias Aliadas e in in- glese su Latinamerica Press . La prima puntata è stata pubblicata su MC a gennaio 2008. R INGRAZIAMENTI : per la collaborazione in loco si ringrazia J ACOPO P ALUMBO .

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