Missioni Consolata - Febbraio 2008

AZERBAIGIAN U rmia è una tranquilla città nel nord dell’Iran, capoluogo del- la provincia dell’Azerbaigian occidentale. Pare che il suo nome si- gnifichi «culla d’acqua». L’acqua in questione potrebbe essere quella del lago omonimo, sulle cui rive è di- stesa la città: un’acqua salatissima, forse più di quella del Mar Morto, tanto che in alcuni punti il sale si rac- coglie e diventa spiaggia e scogli. Oppure potrebbe essere l’acqua che scende dai monti Zagros, sulle cui propaggini hanno cominciato ad ar- rampicarsi i nuovi quartieri della città. Se si attraversano gli Zagros e si scende dall’altro versante, quello ira- cheno, si arriverà nella piana del Tigri, non lontano dai resti di Ninive, l’anti- ca capitale dell’impero assiro, un no- me che rimanda d’istinto al manuale scolastico di storia antica. IDENTITÀ CRISTIANA Quello assiro fu uno dei tanti imperi, la cui gloria sorse e tramontò in quel- la parte d’Asia che si suole chiamare «fertilemezzaluna».Dei regni e po- poli che vi si succedettero - medi, su- meri, accadi,babilonesi, cassiti, hittiti, mitanni - oggi rimangono solo pochi resti. Si stenta a credere che gli assiri, invece, siano riusciti a non sprofonda- re nell’abisso della storia e siano arri- vati fino a noi attraverso i millenni. La conversione alla fede cristiana li ha distinti come gruppo e li ha aiutati a mantenere viva la coscienza della propria identità in una terra dove hanno sempre predominato altre re- ligioni: lo zoroastrismo sotto i parti e i sassanidi, l’islam a partire dalla con- quista araba del VII secolo. Altro tratto distintivo di questa comunità è la lin- gua: essi parlano una lingua semitica del gruppo aramaico, che nella va- riante antica è rimasta fino a oggi la lingua della liturgia. Gli assiri conobbero il cristianesi- mo già nel primo secolo; la loro evan- gelizzazione si fa risalire all’apostolo Tommaso, cui fu affidato il compito di portare la buona notizia alle genti della Mesopotamia. Centro spirituale dei cristiani della Mesopotamia era il patriarcato di Se- leucia-Ctesifonte, la cui sede si trova- va fuori dei confini orientali dell’im- pero romano; di qui la definizione di PRESENZA SCOMODA La storia dei cristiani assiri, caldei, armeni è costellata di ostilità e persecuzioni; quelli che vivono a Urmia, nell’Azerbaigian occidentale (Iran), non fanno eccezione. L’emorragia di giovani in cerca di libertà continua; eppure la presenza cristiana nel mondo islamico ha ancora senso e costituisce un esempio per i cristiani che vivono nei paesi liberi. Cristiani a Urmia, nel nord dell’Iran Testo e foto di Bianca Maria Balestra

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