Missioni Consolata - Dicembre 2006

GAMBO (ETIOPIA) UN SOGNO SI STA REALIZZANDO S ono 15 anni che, ogni anno, vado a Gambo e vi resto in media tre o quattro mesi per portare avanti le opere della missio- {le, Il suo territorio è molto esteso e conta numerose cappelle e scuole, sparse nella vasta regione. Per raggiungere le più lontane è necessario passare per la cittadina di Neghellì, situata nella Rift Valley, a una venti• na di chilometri da Gambo. Da vari anni padre Tarcisio Rossì, parroco di Gambo, parlava della necessità di awiate una presenza stabile nella città di Neghelli, coh la costruzione di una nuova missione. Una necessità motivata da varie ragioni: prima di tutto per meglio servire le cappelle del suo vasto comprensorio; poi percreare un punto di appoggio e di assistenza agli alunni delle scuole di Gambo, obbligati a trasferirsi in questa città per completare gli studi delle ultime quattro classi della scuola superiore. Infine per promuovere anche in Neghelli le opere sociali di cui la popolazione, in prevalenza musulmana, ortodossa e protestante, sono totalmente sprovviste. Da parte mia, ho sempre assicurato al missionario il mio impegno per avviare e sostenere tale opera. Ma il progetto veniva sempre rimandato per mancanza di persoAale a cui affidare la nuova missione: Grazie a Dio, ogni anno nel vical"iato di Meki vengono ordinati alcuni preti locali, ai quali sono affidate gradualmente missioni nuove o già esisténti. Cos1, quando il vescovo, nel 2004, ci ha assicurato l'invio di, preti diocesani, abbiamo iniziato la costruzione della nuova missione a Neghelli, su un terreno edificabile di 21 mila mq. Le prime due costruzioni sono terminate: la casa per i padri e un capiente e moderno asilo per 200 bambini. 114--aprile 2006 ho dato inizio ai lavori della easa delle suore, del blocco sanitario, del salone multiuso, con aule per incontri e punto di riferimento per giovani e studenti. Appena saranno terminate le pratiche burocratiche, avrà inizio anche la costruzic:me della chiesa e degli impianti sportivi. Tutti gli ,immobili della missione sono in muratura, progettati e costruiti con cr~teri moderni: saranno un esempio e un vanto per la cittadina, perché tutte le case di Neghelli sono costruite con paglia, legno, fango e coperte con lamiere ondulate. P aclreTarcisio Rossi mi acc?m• pagnava spesso per -seguire e controllare i lavori, perché tutto procedesse a regola d'arte. Purtroppo, il caro missionario ci ha lasciati il 5 settembre del 2005. Cli ho giurato di portare a termine il suo sogno da lui coltivato con quella tenacia che lo ha sempre caratterizzato e per il quale ha dato tutto se stesso fino all'esaurimento delle sue forze. Sono sicuro che anche dal cielo continua a darci una mano pe-r portarlo a compimento. E quando sarà tutto terminato, il salone porterà il suo nome, perché il suo esempio e la sua memoria rimanga viva tra coloro che beneficerannodi questa opera. Da parte mia, il suo ricordo rimarrà indelebile. In questi 15 anni in cui ho avuto il privilegio di collaborare con lui, la stima nei suoi confronti è stata un continuo crescendo: è più quello che ho ricevuto di quello che ho potuto dare, grazie alla sua capacità di armoniz:zare evangèlizzazioné e s.viluppo umano. Neghel/i: casa dei padri ecostruzionedel salone, sotto la direzionedi Bruno Fusconi. Padre Tarcisio era diventato un simbolo, stimato e rispettato da tutti, gente comune e autorità. Era sem• pre attento e pronto a intervenire in qualsiasi necessità, soprattutto in tempo di carestia, causata periodicamente ctalla siccità. Oltre a chiese, asili, scuole, ha costruito pozzi, strade, linee elettriche; ha fornito - pompe per irrigazione e buoi per arare il terreno, sementi per la -semi• na e, soprattutto, aiuti ai,bambini e giovani più poveri perché potessero frequentare la scuola. Ma il suo lavoro più importante e più nascosto è stato quello svolto personalmente con Ja gente, giovani e adulti, cattolici e non, per aiutarli spiritualmente e per promuovere armonia e collaborazione tra le diverse etnie che abitano nella regione. D opo un lungo periodo di siccità, con conseguenti fame e carestia, sono arrivate le sta• gioni delle piccole (marzo) e grandi piogge (agosto e settembre). È tempo délla semina, ma la gente ha bisogno di sementi e non ha nulla per comperarle, per questo chiedono aiuto ai padri e suore della missione: una situazione che si ripete tutti gli anni; le richieste di denaro sono molte; è impossibile soddisfarle tutte. Per risolvere il problema la missione di Gambo ha creato un fondo per l'acquisto di semi e ha cercato di insegnare alla gente a organizzarsi, facendo gli acquisti in anticipo ris:petto al momento della semina, quando i prezzi sono ancora bassi. Il prodotto acquistato viene conser• vato in un magazzino della missione e al momento della semina ognuno può ritirare la sua quota. MC DICEMBRE "006 ■ 71

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