Missioni Consolata - Dicembre 2006

-■ ITALIA Il ■ ■ ■ ■ ■ ■ ------------------------------------------------------------------------ ----------------------------------- CON GLI ALPINI IN RUSSIA «Passe ultimo e frettolòso un giovane ufficiale. Riconosce il cappellano. - Ciao, hai il Signore? gli dice sottovoce. - Si. - Dammelo da baciare. Un balenio metallico della piccola teca tratta di sotto la dMsa; un bacio intenso e poi via animosamente. Ricomincia il colloquio e il cammino a due. Il cappellano parla al suo grande compagno•.• e quando la domanda si fa più pressante, la gioia più intensa, il dolore più fondo, la mano corre istihtìvamente alla piccola teca che racchiude il Cristo. Cosi vai e non sai bene sé sia Egli che ti porta o tu che porti Lui... Quando nelle notti passate all'addìaccio, immense a rotte dagli incubi, hai la fortuna di portare Cristo, Egli ti si addormenta leggermente sul cuoreit. (da Cristo con gli alplm) to, per una cifra simbolica, di una grande casa aCassanoMagnago (Varese). Tra le innumerevoli difficoltà organizzativee gestionali che tale iniziativa comportava,don Carlo provò anche l'amarezza del rifiuto, l'incomprensione e la critica importuna di qualche sedicente amico.Tuttavia, tali tribolazioni furono compensate dal riconoscimento delle autorità governative: i ministeri degli Interni e della Pubblica Istruzione gli assicurarono appoggio e fondi. Per meglio coordinare gli interventi assistenziali verso le piccole vittime della guerra,don Gnocchi fondò la «Federazione pro Infanzia mutilata», giuridicamente riconosciuta dal presidentedella repubblica luigi Einaudi,con decreto del 26 marzo 1949.Lo stesso anno, il capo del Governo,Alcide De Gasperi,promosse don Gnocchi consulente della Presidenza del Consiglio per i problemi dei mutilati di guerra. Graziealle sue insistenti richieste al governoe adonazioni spontanee, don Gnocchi ottenne l'assegnazione dei vari edifici pubblici e privati in cui aprl nuovi collegi: nel 1949aParma e Pessano (Milano); nel 1950a Torino,Roma, Salerno e Inverigo (Como); nel 1951 aPozzolatico (Firenze) e Passo dei Giovi (Genova). I collegi di Pessanoe Passo dei Giovi furono riservati alle ragazze mutilate;mentre quello di Inverigo ospitò anche bambini mulatti, nati in Italia da donne bianche e soldati alleati di colore.Epoiché per questi «figli del sole» lo stato non riconosceva rette di ricovero (non avendo una figura giuridica dal punto di vista burocratico, per la loro situazione anagrafica spesso confusa), don Gnocchi lanciò il «madrinato dei mulattini»: le adesioni arrivaronoda tutta l'ltalia,con concreti risultati educativi, pedagogici e professionali. Per attirare l'attenzione dell'Italia e del mondo intero sull'opera umanitaria da lui fondata,donGnocchi lanciò una iniziativa clamorosa: la Cappellano militare al fronre greco. traversata dell'Atlantico di un piccolo aereo da turismo, battezzato «L'angelo dei bimbi». 111 9 gennaio 1949,dopo 15.800 chilometri e 76 ore di viaggio, il monomotore atterrò aBuenos Aires, tra il tripudio della gente. La risonanza dell'impresa fu tale che,dagli Usa al Sudafrica, tramite le nostre rappresentanze di - plomatiche vennero sottoscritte oblazioni tra i connazionali residenti all'estero: i 15 mila mutilatini potevano contare sull'affettuoso appoggio di tutti gli italiani nel mondo. Lo stato assisteva allora,con una Parma: centro pilota per la riabilitazione dei mutilatini epoi dei poliomielitici. ·----------------------------------------------------------------------------------------------,· 12 ■ MC DICEMBRE 2006

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