Missioni Consolata - Settembre 2006

MISSIONI CONSOLATA sinistra, presentandola come un eventuale pericolo per il paese. Tra l'altro, per una decisione della campagna politica di Uribe, non c'è stato nessun confronto politico pubblico fra i candidati e il rispettivo progetto politico». 1114 giugno, poco dopo la sua rielezione, Uribe è andato da Bush. Bo- ' gotà è il più fedele e il più importante alleato di Washington in America Latina. Questa comunanza con gli Stati Uniti è un bene o un male per la Colombia e la sua gente? «L'appoggio degli Stati Uniti,specialmente l'appoggio militare, è indispensabile per la politica di "seguridad democratica" e per il progetto politico di Uribe, ma quello che è buono per gli Stati Uniti e per Uribe, non è necessariamente buono per la popolazione colombiana.Anzi è decisamente cattivo per il paese, sia perché permette à Uribe di intensificare la guerra e di criminalizzare tutti coloro che propongono una soluzione politica del conflitto armato,sia perché permette agli Stati Uniti e alle sue multinazionali di invadere il paese con i loro prodotti con gravissimo danno, specialmente per l'economia agricola». Nel 2005 la crescita economica della Colombia è stata alta, pari al 5, 1 %. Il governo sostiene che l'economia è solida e forte. Tenendo conto delle cifre della povertà, possiamo riassumere la situazione dicendo che «l'economia va bene, il paese vamale»? «Tutti i mass media,specialmente durante la campagna elettorale,hanno ripetuto che l'economia va bene. Però, allo stesso tempo, hanno dovuto riconoscere che la situazione economica della maggior parte della gente va ogni anno peggio: più del 50% della popolazione vive in condizioni miserabili. Il peggio è che molti colombiani hanno votato per Uribe convinti che lui andrà a migliorare le condizioni di vita dei più poveri;così è emerso dalle dichiarazioni di molti dopo la sua ■■ ■■■■ ■ SPIRITO E PRATICA, TEOLOGIA E LIBERAZIONE Padre Bonanomi, nel solco di Alvaro Ulcué Chocué (assassinato da due sicari il 10 novembre 1984). ((A rrivai in Colombia nel gennaio del 1979 insieme ad altri 4 missionari. .MPochi giorni dopo l'arrivo nel paese tutti e cinque fummo inviati da padre Luis Augusto Castro, che allora era superiore regionale, nelle parrocchie di Tocaima, Jerusalén, Guataqui e Nariòo, dove lavorammo insieme per 5 anni. Anzi: per 5 bellissimi anni! Nell'équipe missionaria il mio com• pito principale era la formazione degli "animatori comunitari". D nostro lavoro si basava sulle scelte delle Conferenze di Medellin e Puebla: la scelta dei poveri, della evangelizzazione liberatrice, delle Cebs (Comunità eccle- . siali di base) e degli animatori comunitari... , nello spirito della teologia e nella pratica della liberazione. Da Tocaima tutte le settimane venivo alcuni giorni a Bogotà per dare classe nel Cepaf (Centro di pastorale e filosofia) dove studiavano molti giovani seminaristi di varie comunità religiose, specialmente missionarie. Nel 1983 fui chiamato a Bogotà come rettore del seminario teologico, dove 1 rimasi fino a gennaio del 1988. Nel frattempo continuavo a fare lezione nel Cepaf». «Dal gennaio 1988 all'aprile 2006 sono stato a Toribio, come coordinatore di un'équipe missionaria formata da missionari della Consolata, suore missionarie laurite e di un•altra comunità di origine francese, due volontarie laiche, e un gruppo di animatori laici indigeni. Insomma, un'équipe missionaria di varie nazionalità: nasa, colombiana, italiana, peruviana, svizzera, francese, statunitense, tanzaniana, ugandese... una torre di Babele, ma ben organizzata. Questa équipe ha ereditato e continuato il lavoro ini· ziato dal padre Alvaro Ulcué Chocué (assassinato il IO novembre 1984) e che aveva costruito il suo piano di lavoro sulle linee di Medellin e Puebla (linee della teologia e della pratica della liberazione) che l'altra équipe nostra aveva portato avanti a Tocaima. Trattandosi di un contesto indio (popolo nasa o paez), il padre Alvaro e poi noi abbiamo aggiunto la inculturazione (evangelizzazione liberatrice e inculturata). Da aprile 2006 sono qui a Bogotà e sto organizzando con un'altra équipe il "Centro de mision y culturas", orientato a prestare un servizio di riflessione, formazione e accompagnamento ai nostri missionari, alla chiesa colombiana e alla società civile in resistenza. Per ora siamo agli inizi, vedremo come la cosa si svilupperà». (a cura di Paolo Moiola) Padre Alvaro Ulcué, di etnia naso, il giorno de/l'ordinazione sacerdotale (1Oluglio 1973). Pagina precedente: padre Antonio Bonanomi. MC SETTEMBRE 2006 ■ 51

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