Missioni Consolata - Settembre 2006

■ ITALIA ■■ ■■ ■■■ ■ Microfoni multietnici: un successo benaugurante José Carlos, Sania, Maria Helena, Alvaro: ognuno di loro con un percorso esistenziale diverso, ma con in comune la provenienza latinoamericana. Ogni domenica mattina si ritrovano in uno studio radiofonico di Torino, dove assieme conducono una (bella) trasmissione di informazione e cultura latinoamericana. Il titolo del programma è intrigante: «Tropico Utopico. Voz de tantas raices». «Tropico» fa riferimento alla collocazione geografica di gran parte dell'America Latina, mentre l'aggettivo «utopico» vuole ricordare la voglia di sognare di molti popoli latinoamericani, quel «realismo magico» di cui si sono fatti interpreti grandi scrittori come Gabriel Garda Marquez, Isabel Allende, Laura Esquivel e molti altri. «Voz de tantas raices» nasce invece da una poesia diffusa durante le ricorrenze per i 500 anni (1492-1992) dalla conquista del1' America: «En un amanecer de luchas milenarias, despierta America, canta voz de tantas raices», «In un'alba di lottemillenarie, alzati America, sii voce di tante radici». Anche per questo ci sarebbe piaciuto titolare questo servizio «Radio America», ma non abbiamo voluto rischiare &aintendimenti: nel mondo, «America» è quasi sempre sinonimo di «Stati Uniti». Con grande (e comprensibile) disappunto di coloro che vivono a sud degli Usa. Nelle pagine seguenti abbiamo dato spazio alle storie autobiografiche di José Carlos, Sania, Maria Helena ed Alvaro (stranieri, anzi «extracomunitari»... !) perché-una volta tanto - c'è un lieto fine. Equesto è un bel segnale di speranza, ancorché piccolo, per un'Italia che, oltre le sue leggi punitive (in primis, la Bossi-Fini), fatica a trovare una sintonia con gli immigrati. Paolo Moiola Radio Flash, storica radio di Torino, ogni domenica ospita una trasmissione dedicata all'America Latina. Nulla di particolare, se non fosse che i quattro conduttori sono latinoamericani. Così, un programma radiofonico- «Tropico Utopico. Voz de tantas rakes»- diventa ben più di un esempio di integrazione. È la dimostrazione che, in un'Italia dove la convivenza tra immigrati e italiani è ancora irta di ostacoli, l'arricchimento reciproco è auspicabile, ma soprattutto possibile. RADIO AMERICHE MC SETTEMBRE 2006 ■ 43

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